Reina 6,5: Quarto per presenze all time in Europa, scusate se è poco. Ci mette sostanza, sicurezza ed un’uscita da manuale su Poulsen poco dopo il vantaggio. Su Werner ci prova ma può poco.
Maggio 5,5: Ci mette applicazione e gamba, su questo non delude mai quando chiamato a fare il suo. Ma i limiti sono i soliti, tra difficoltà in uscita e qualche errore nel chiudere le folate sull’out destro.
Tonelli 5,5: Ha il merito di mettere la prima pietra sul vantaggio con una buona giocata in verticale. Ma di Poulsen finisce spesso per prendere solo la targa, il passo degli avanti di Hasenhüttl si fa sentire.
Koulibaly 5,5: Non è il solito Koulibaly, in uscita meno preciso del solito – solo 83% su 65 palloni giocati- spesso in sofferenza contro Werner e compagni. Tante difficoltà in marcatura e nel leggere le trame dei diretti avversari.
Hysaj 6: Sugli esterni il Lipsia sa affondare, l’ex Empoli riesce comunque a tenere botta anche sul mancino mettendo in campo il solito agonismo. Più utile in fase di ripiegamente, in avanti si propone poco.
(Dal 58′ Mario Rui 5,5: Sul gol del pari è fuori tempo, poi l’inerzia della gara si palesa anche in una prestazione che è sicuramente un passo indietro
Hamsik 5,5: Il problema accusato contro la Lazio ne ha condizionato la settimana e si vede. Poco illuminante in verticale, spesso finisce per nascondersi quando dovrebbe, invece, prendere per mano le redini di una mediana spesso in difficoltà. Esce con 53′ a referto e nient’altro.
(Dal 71′ Insigne 5,5: Venti minuti senza lasciare il segno sulla gara, prova qualche giocata ma mai alla sua altezza. L’occasione più ghiotta è figlia di un ping pong dove ha poca fortuna.)
Diawara 4,5: Gli manca continuità, poco più di 900′ giocate in stagione, questo è sicuro. Ma l’ex Bologna a questo giro non si fa trovare pronto. Ed in Europa quest’anno non è una novità. Impalpabile in fase di fitro, tante invece le giocate velleitarie in impostazione ed uscita. E gli errori sono conseguenza quasi scontata. Decisivo quello in occasione dell’1-1 avversario.Chiude il cerchio con una conclusione sparacchiata e conclusa accasciandosi goffamente al suolo lasciando una prateria per il tris tedesco.
Rog 5: Il classe ’95 ex Dinamo Zagabria resta un rebus, spesso lascia intravedere qualità di spessore tra gamba e agonismo. Quando chiamato in causa però spesso la resa è molto sotto le aspettative. Arruffone, falloso, stasera neanche in grado di esaltarsi negli spazi mettendo in campo il meglio del suo repertorio.
Zielinski 5,5: Contro la Lazio piegò la metà campo di Inzaghi nella ripresa con ritmo e continuità nelle giocate. Stasera manca proprio quest’ultima. Gli strappi, classici, non mancano. A difettare è la scelta giusta negli ultimi 20 metri.
Callejon 6: Prosegue l’esperimento da punto di riferimento al centro dell’attacco e la resa, anche in questo caso, non è lontanamente all’altezza rispetto alla controparte nel suo ruolo naturale. Un primo tempo indubbiamente più sul pezzo, qualche buono spunto e il solito tanto movimento. Nella ripresa si ferma all’assist per Ounas per un gol alla… Callejon, poi però finisce per spegnersi come il resto della squadra.
Ounas 6,5: Per un tempo si tiene sullo standard, non esaltante, delle prime apparizioni in azzurro: qualche fiammata ad alternarsi ad un apporto impalpabile. Quando si accende, però, ad inizio ripresa controlla e col destro incrocia con potenza e precisione millimetrica. Sarri lo tira fuori al 61′ per garantire maggiore quantità al suo undici, forse concedergli qualche minuto in più…
(Dal 63′ Allan 5,5: Prova a garantire ordine e sostanza in mezza al campo, finisce per affondare col resto dei compagni nella mezz’ora a ritmi importanti del Lipsia.)