Al termine della gara di San Siro tra Milan e Napoli, il tecnico azzurro Maurizio Sarri ha rilasciato le interviste di rito post partita.
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“Non ci interessa cosa fa la Juventus, noi facciamo il nostro percorso. Se avessimo fatto questa partita nel girone di andata ci avrebbero esaltato tutti. Capisco che in questo momento del campionato si guarda il risultato e non il gioco. Ma noi abbiamo fatto bene. Ho un pizzico di rammarico per la partita di Sassuolo, se avessimo giocato quella gara con l’attenzione di oggi forse avremmo due punti in più“.
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“Per la fine del campionato dobbiamo pensare a noi stessi, se i ragazzi sono arrabbiati meglio. Oggi abbiamo fatto bene, se questa partita l’avessimo fatta durante il girone d’andata sarebbe stata esaltata, e con la stessa partita a Sassuolo avremmo due punti in più. Oggi invece c’è da ridire.
Milik? Stiamo cercando di monitorarlo tutte le settimane per vedere a che punto è, poi la risposta vera ce la darà solo il campo. Ora se parte dall’inizio il pensiero è alla sostituzione obbligata, quindi avremo una sostituzione in meno. Col turno infrasettimanale valuteremo, anche se credo che non riuscirebbe a finire la partita. Però, considerando quello che ha passato è in una condizione straordinaria.
Nelle ultime partite siamo venuti due volte a San Siro con Milan e Inter, partite di una difficoltà non indifferente, quindi non credo che stiamo peggiorando. Certo, se i tre attaccanti fossero stati nel loro periodo migliore probabilmente l’avremmo vinta ampiamente, ma d’altronde ce ne hanno fatte vincere tante di partite prima d’ora.
Discussione con Biglia? Niente, ho avuto l’impressione che il giocatore del Milan avesse fatto un gesto verso Insigne come per dire che l’avrebbe aspettato negli spogliatoi, poi mi ha spiegato cosa voleva dire realmente.
Come rinforzare l’organico? Io preferisco plasmare i giocatori, poi non so se questo lavoro ci potrà portare alla vittoria, ma c’è da dire che i giocatori già pronti costano tanto. Per ora il discorso rinnovo non interessa né a me né a lui. Il discorso non è economico perché c’è massima disponibilità. Se ho la sensazione che potrò far felici i tifosi resterò volentieri, altrimenti resterei meno volentieri. I tifosi vanno ripagati del loro affetto”.