Mertens racconta: “Non pensavo di poter giocare a questi livelli, avrei fatto l’insegnate di ginnastica. Hazard? Vertonghen è più tecnico”

L’attaccante del Napoli, Dries Mertens, in occasione dell’avvicinamento al mondiale di Russia 2018, ha rilasciato un’intervista ai colleghi belgi di RTBF. Mertens ha raccontato del suo passato all’Anderlecht, ma ha anche svelato alcuni retroscena che riguardano i suoi compagni di Nazionale. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

Voglio ringraziare l’Anderlecht, ho giocato lì dagli 11 ai 18 anni e il club mi ha regalato la più bella giovinezza che avessi mai potuto desiderare. Giocando in una squadra come quella ho imparato molto. Non ho mai pensato di poter essere un giocatore di questo livello, credevo di giocare nelle divisioni inferiori e un giorno avere, come mio padre, un lavoro accanto al calcio come insegnante di ginnastica. Il club al tempo scelse altri giocatori rispetto a me, non ero pronto in quel momento, ero troppo piccolo, quindi l’Anderlecht ha fatto una buona scelta. Loro mi procurarono le scarpe, ho avuto i migliori allenatori, quindi non ho lamentele su di loro“.

Poi un passaggio più divertente sui compagni della Nazionale belga: “Chi è il più tecnico? Tutti penseranno ad Eden Hazard, ma dirò Jan Vertonghen. È molto tecnico, davvero importante per un difensore. Romelu Lukaku? È migliorato molto, la gente ride del suo controllo di palla, ma è un ragazzo che dopo l’allenamento prende 20 palloni e continua ad allenarsi da solo. Sono molto rispettoso per questo.

Jan Vertonghen e Mousa Dembele sono i due giocatori che mi fanno più ridere. Michy Batshuayi è invece il più bello. Mi piace il suo stile, fa un sacco di sforzi. Il giocatore belga più di classe? Si è ritirato nel 2016: Timmy Simons. Era sempre vestito con la giacca“.

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