Dopo le aggressioni ricevute dai tifosi, come si legge dal sito portoghese Record, “Rui Patricio è stato il primo a chiedere la rescissione del contratto allo Sporting Lisbona ‘per giusta causa’ perché sostiene che il club abbia messo a rischio la sua sicurezza ed integrità fisica, creandogli timore per la sua stessa vita”. Il portiere, infatti, ritiene che gli aggressori siano entrati troppo facilmente nel campo di allenamento e quindi potrebbe esserci una colpa da parte della società. “La decisione – inoltre – è stata presa dopo che il presidente Bruno de Carvalho si oppose al suo trasferimento al Wolverhampton, nonostante il calciatore avesse già effettuato le visite mediche”.
Dopo l’episodio dell’aggressione e visti i già logori rapporti con il presidente, il portiere ha deciso di rescindere unilateralmente il contratto. Nonostante questo, Record aggiunge che “c’è ancora tempo per tornare indietro. L’offerta del Wolverhampton è ancora in piedi e può essere ancora recuperata”.
“Rui Patricio – infatti – ha 7 giorni per cambiare idea ed annullare l’azione giudiziaria, ma scaduto questo termine inizieranno le procedure legali. Se il tribunale portoghese dovesse dare ragione al portiere, quest’ultimo avrebbe diritto a ricevere tutti gli stipendi fino alla fine del suo contratto (2022). La cifra in questione è quella di 2,4 milioni di euro a stagione per una cifra totale di 9,6 milioni.”