Ancelotti avrà una bella gatta da pelare quando atterrerà a Dimaro il 10 luglio prossimo. Sembra che Milik Mertens, salvo eventuali acquisti, sarà il duello per il ruolo del centravanti. Da quando Milik è approdato a Napoli la sua condizione è stata al 100% solo fino a ottobre 2016, fin lì aveva incantato con le sue giocate i tifosi azzurri, realizzando 4 goal in Serie A e la doppietta in Champions League contro la Dinamo Kiev.
Da lì in poi iniziò un nuovo campionato per il Napoli, Sarri scoprì il suo “falso nueve”, Dries Mertens. Il folletto belga segnò in quella stagione ben 34 goal, secondo posto nella classifica marcatori in Serie A con 28 goal, subito dietro Edin Dzeko. Numeri impressionanti per un calciatore che fino ai 29 anni aveva sempre giocato come ala.
Milik è rientrato con prepotenza dal secondo infortunio al ginocchio, capitatogli a settembre 2017, non solo realizzando ben 4 goal ma dando anche un apporto notevole sia fisico che tecnico, sovrastando nelle gerarchie Mertens, anche a causa di una flessione del belga.
Dati e considerazioni alla mano è evidente che il ballottaggio Milik Mertens continuerà anche per tutta la prossima stagione, salvo infortuni.
Perché scegliere Milik
Il polacco è un attaccante forte fisicamente, ma anche dotato di una buona tecnica, quindi da diverse soluzioni per quanto riguarda il gioco. Può sfruttare i cross dal fondo, uno-due stretti e può giocare in profondità. Inoltre ha 24 anni e ha ancora un ampio margine di crescita. Non a caso Ancelotti l’ha inserito subito nella lista degli intoccabili in quanto crede molto in lui.
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Perché scegliere Mertens
Dries Mertens non ha avuto un gran finale di stagione, ma non possiamo dimenticare le sue prodezze negli ultimi 2 campionati. Sul piano del gioco “Ciro” Mertens è stato impeccabile e i suoi goal resteranno scolpiti nella mente dei tifosi azzurri. Il suo bottino quest’anno è stato di 22 goal, minore rispetto al primo, ma certamente non è niente male. Dipenderà molto da mister Ancelotti, se vorrà una continuità sul piano del gioco allora il belga è l’uomo giusto su cui puntare.
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Luca Sellaroli