Uno dei mali peggiori, di cui un individuo possa soffrire, è sicuramente il pregiudizio. I napoletani conoscono bene l’influenza negativa che tale fattore può avere nel corso della vita quotidiana. Essere marchiati come un popolo di camorristi, essere associati continuamente sempre e solo alla monnezza, non è piacevole, ma è facile, per chi non conosce la completa realtà dei fatti, puntare il dito e giudicare.
E giudicare, sembra essere il compito della maggior parte dei media nazionali: nei tg di Stato sono giorni che non si parla di altro: la rapina subita da Yanina. La storia la conoscete già ed è inutile raccontarne, per l’ennesima volta, i particolari, le dinamiche e le polemiche successive ai fatti. E’ sconcertante, però, scoprire che un ex noto calciatore italiano è stato, purtroppo, protagonista di un episodio identico e che gli stessi media non hanno speso una sola parola per raccontare l’accaduto.
Parliamo di Cristian Panucci che proprio la scorsa notte ha subìto una rapina a mano armata nei pressi di Frascati, proprio fuori al cancello della sua abitazione: due banditi a volto coperto gli hanno puntato una pistola e l’hanno costretto a scendere dalla sua autovettura, sottraendogli orologio e portafogli.
Insomma, è evidente che se fatti del genere non succedono a Napoli, non fanno notizia. E’ palese che, ancora una volta, si gioca subdolamente a tentare di marchiare a fuoco una terra e un popolo come il male peggiore, come la fogna d’Italia (giusto per citare qualche simpatico aggettivo attribuitoci).
E’ chiaro che delle cose positive appartenenti a questa città nessuno le vuole raccontare. Evidentemente in questo periodo della storia del calcio, lo stesso successo del Napoli dà fastidio. Mi aspetto, quindi, che del povero Panucci s’interesseranno i media solo nel caso in cui dovessero scoprire che i banditi erano di origine napoletana.
Francesca Forte
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