Si è parlato tanto di Hamsik come il nuovo Pirlo di Ancelotti per il ruolo che il tecnico di Reggiolo ha disegnato per lui. Si tratta dell’innovazione tattica più interessante del nuovo Napoli, come lo fu allora quella di Pirlo, e per questo sicuramente la più discussa, tra chi concede fiducia allo slovacco e chi non lo ritiene all’altezza. Non va però dimenticata una figura altrettanto importante del Milan di Ancelotti, spesso più in ombra perché “oscuro” era il suo lavoro in campo, ma in grado di dare maggior libertà al fantasista: quella di Rino Gattuso. E se fosse Allan il nuovo Gattuso di Ancelotti?
Le doti tecniche di Hamsik sono indiscutibili. Un po’ meno quelle fisiche per cui, complice anche l’età non più giovanissima, il capitano azzurro a volte fatica a rincorrere gli avversari e tappare i buchi vicino alla propria area di rigore accorciando i reparti. Una difficoltà che è emersa anche nell’amichevole contro il Wolfsburg, in cui lo stesso Ancelotti aveva fatto scattare l’allarme di una squadra troppo lunga e un atteggiamento difensivo non perfetto.
Ma in quella partita Allan è entrato solo nella ripresa, in un centrocampo inizialmente con Fabiàn e Zielinski, e ha giocato soltanto un quarto d’ora in compagnia di Hamsik prima che questi venisse sostituito da Diawara. Il brasiliano è l’unico che per dinamismo e senso tattico potrebbe arrivare lì dove lo slovacco non riesce, liberandolo allo stesso tempo di (alcuni) compiti difensivi, per permettergli di essere lucido in fase di impostazione e finalizzazione, dove dà il meglio di sé. Il nuovo ruolo di Hamsik potrebbe quindi comportare non solo una variante tattica rispetto alla scorsa stagione, ma anche l’imprescindibilità di Allan, in una riminiscenza, con le dovute proporzioni, della coppia milanista Gattuso-Pirlo.
LUCA SOL
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