Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, ha parlato dal ritiro della Nazionale Italiana a Coverciano in vista della partita di Nations League contro la Polonia prevista per venerdì a Bologna.
LE SUE PAROLE:
La scelta di andare via da Napoli è stata per un insieme di cose, non c’è solo la volontà del giocatore ma anche quella della società. Ci siamo accordati per il bene comune, ma non basta mai la volontà di una sola parte.
Questa è l’Italia, non l’Italia di Jorginho. Quindi continuiamo a lavorare per vincere le partite e convincere la gente. Rispetto a Napoli, Sarri ha mantenuto lo stesso ritmo di allenamenti.
Sarri londinese? Credo che stia vivendo bene, c’è poco da raccontare perché è un uomo che cambia poco le sue abitudini. Ci sta venendo incontro e stiamo avendo buoni risultati grazie al suo valore e alla disponibilità dei giocatori.
C’è differenza tra Serie A e calcio inglese in ritmo e fisicità, di cui già eravamo consapevoli. Mi sto trovando bene, mi piace molto giocare così e il campionato è bello. Su Napoli che dire, è un posto meraviglioso dove ho trascorso tanto tempo: mi mancano il sole, gli amici, il cibo. Lì mi sono trovato veramente bene e mi mancherà sempre.
La Juve parte sempre favorita. Quando arriva un giocatore come Ronaldo è normale che sia favorita. Non vedo crisi del Napoli. Io sono fuori e guardo con molto affetto il Napoli e faccio tifo per loro.
Hamsik? Credo che sia un giocatore molto intelligente però non ricordo abbia mai giocato in quel ruolo prima, è una questione di adattamento. Ci vuole un tempo. Dopo aver giocato sempre da mezz’ala, in un mese non può cambiare tutto. Ha intelligenza e qualità per abituarsi al nuovo ruolo.
Credo che guardando il Mondiale, e l’ho visto poco perchè ero dispiaciuto, non credo che l’Italia sia distante dalle altre. Possiamo farcela a tornare su. Dobbiamo rimanere umili, lavorare tanto: credo che abbiamo una buona strada avanti.
La differenza tra Ancelotti e Sarri sta nella gestione. Si è visto il nuovo allenatore ha fatto cambi prima della pausa nazionale. Nella gestione è tutto diverso da come mi hanno detto i miei ex compagni.
Hai una grande responsabilità? Per me non è un peso, credo sia una cosa bella perchè è un riconoscimento del lavoro che stai facendo. Mi fa solo piacere e mi da motivazione per crescere e per far meglio. Devo dare motivazione, stimoli per crescere e migliorare. Così aiutandoci tra noi, abbiamo da imparare sempre e da tutti, dai giovani ai vecchi. Dobbiamo aiutarci x far crescere l’italia
Avversario Polonia? Il mister ci ha chiesto di giocare a calcio, fare bel gioco e noi cercheremo di farlo sapendo che è difficile perchè la Polonia è forte, fisica e corre molto. Ha giocatori forti, Levandoski, Milik, Zielinski. Dobbiamo stare attenti ed imporre il nostro gioco.
Il fatto che sia arrivato Ronaldo il campionato italiano è prestigioso e sarà sempre uno dei più belli del mondo. Anche se non ci sono ora, spero di ritornarci perchè mi piace e penso piaccia a tutto il mondo”.