Le magiche notti di Champions del Napoli

Un’altra nottata di stelle è stata scritta dal Napoli. La squadra azzurra, che ha pareggiato per 2 a 2 al Parco dei Principi di Parigi nella notte del 24 ottobre scorso, ha dovuto sì ingoiare l’amaro boccone del goal di Di Maria che l’ha privata di una vittoria entusiasmante e sorprendente, ma ha vissuto una notte magica nella competizione più importante di tutte. Tra l’altro contro un avversario, il Paris Saint Germain, molto più forte sulla carta, almeno per quanto riguarda i giocatori presi in considerazione singolarmente. La partita di Parigi, che proietta il Napoli al secondo posto del girone B, un punto dietro al Liverpool capolista, è stata un’autentica esibizione degli uomini di Carlo Ancelotti, che sa come pochi muovere i fili giusti per far rendere al meglio la sua squadra. Una serie di elogi internazionali e nazionali lo hanno consacrato come uno dei migliori allenatori del mondo, eppure quella di Parigi non è l’unica grande notte del Napoli in Europa. Ce ne sono state molte altre, soprattutto negli ultimi sette anni, da quando la squadra partenopea è tornata a partecipare spesso alla Champions League. Andiamo a vedere quali sono state le altre notti magiche del Napoli in Champions.

La notte di Cavani contro il Manchester City

Era il lontano novembre del 2011 e il Napoli di Walter Mazzarri si presentava al San Paolo contro un Manchester City con il quale aveva pareggiato nell’esordio assoluto in Champions League due mesi prima. La squadra allora allenata da Roberto Mancini era senza dubbio favorita per via della grande rosa della quale disponeva, ed aveva a disposizione due risultati su tre. Per il Napoli, che poi avrebbe giocato l’ultima partita a Villareal contro una squadra già eliminata, era obbligatorio vincere. Sebbene il City di allora non fosse quello di adesso, grande favorito alla vittoria della Champions secondo la quota pari a 6 del 25 ottobre degli esperti in scommesse sportive, era una compagine superiore agli azzurri sulla carta. Eppure quella notte al San Paolo, il cuore dei tifosi che riempirono lo stadio, l’abnegazione di una squadra operaia che lottava su ogni pallone e una doppietta di Edinson Cavani riuscirono a piegare gli inglesi. La vittoria per 2 a 1 sancì praticamente il passaggio degli azzurri agli ottavi di finale, con il City che si interessò moltissimo a Cavani, il quale però partì da Napoli soltanto un anno e mezzo dopo per andare al Paris Saint Germain. L’urlo “The Champions” del San Paolo di quella notte fu unico.

L’urlo di Lavezzi contro il Chelsea

In quella stagione 2011-12, nonostante non si trattasse del più bel Napoli visto finora, quella squadra aveva riservato ai propri tifosi una serie di emozioni indescrivibili. Dopo essersi qualificata per la prima volta agli ottavi di finale della Champions League, la compagine allenata da Mazzarri affrontava il Chelsea nel primo dentro o fuori della competizione. La partita d’andata al San Paolo fu uno spettacolo senza eguali: dopo essere passati in svantaggio a causa di un goal di Juan Mata, gli azzurri prendevano in mano il gioco e trovavano il pari con un gran goal di Ezequiel Lavezzi. Quest’ultimo divenne poi stato l’eroe assoluto di una vittoria per 3 a 1 che diede tante speranze di passare il turno ad un Napoli capitanato da Paolo Cannavaro. In un San Paolo gremito, che fino a quel momento non aveva mai tifato così intensamente, gli azzurri davano prova della loro grande convinzione nei propri mezzi ed spiccavano per il loro spirito combattivo e risoluto. La doppietta di Lavezzi e il goal di spalla di Cavani piegarono un Chelsea che sembrava nettamente più forte. I tifosi nel Napoli non dimenticheranno mai l’urlo dell’attaccante argentino al momento del terzo goal, con annesso abbraccio con Marek Hamsik e Cavani che avrebbe fatto la storia come foto della felicità del Napoli. Il grande exploit purtroppo non servì agli uomini di Mazzarri, che al ritorno a Londra persero per 4 a 1 e salutarono la Champions, ma l’eco di quella notte rimbomba ancora gioioso al San Paolo.

Insigne giustizia il Liverpool

Lorenzo Insigne aveva un conto aperto con Jurgen Klopp. Nel settembre 2013 aveva messo a segno la rete del momentaneo 2 a 0 con uno strepitoso calcio di punizione, ricevendo i complimenti dello sconfitto allenatore tedesco dopo la vittoria azzurra per 2 a 1. Il numero 24 azzurro, però, aveva in canna un altro colpo più importante da sparare su Klopp, che da qualche tempo allena il Liverpool. Nella seconda partita del girone B di questa edizione di Champions League, il Napoli metteva alle corde al San Paolo un Liverpool intimorito e senza troppe idee. Il pallino del gioco era sempre degli azzurri, che però non riuscivano a concretizzare la superiorità ai punti in campo. Fino a quando, sul finire dell’incontro, una combinazione tra José Maria Callejón e Dries Mertens, con lo spagnolo in veste di assistman, non mise Insigne in condizione di spaccare la partita con un goal in scivolata da vero centravanti. L’idillio del San Paolo fu totale e la vittoria in extremis contro i vice campioni d’Europa assunse le proporzioni di un’autentica impresa, anche se il Napoli la aveva meritata e si era dimostrato superiore agli avversari.

In casa o fuori, dunque, il Napoli in Europa può vantarsi ormai di aver scritto molte belle pagine della sua storia recente.

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