Il capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha fatto un lungo bilancio della stagione degli azzurri attraverso il suo sito ufficiale. Ecco quanto evidenziato:
“Abbiamo iniziato il 2018 al primo posto in classifica, giocando un ottimo calcio. Ma non siamo riusciti a sfruttarlo e la Juventus ha vinto il titolo. Ma ricorderemo il bentornato riservatoci dai tifosi dopo aver vinto a Torino con la Juventus. Quasi 25 mila tifosi ci aspettarono all’aeroporto, fu molto bello. Ora siamo al secondo posto, ma abbiamo nove punti di distanza dalla Juve. Restano ancora 19 partite fino al termine della stagione, tutto è possibile”.
Questo post in breve
Sulla Champions League
“Abbiamo giocato grandi partite contro squadre forti nel girone. Siamo riusciti sempre a fare buone prestazioni, ma non è stato abbastanza. Ora proseguire nell’Europa League, competizione in cui vogliamo andare il più lontano possibile”.
Sui record a Napoli
“Sono molto felice di essere entrato nella storia del grande Napoli dopo aver superato Maradona per gol. Apprezzo tutti i record che ho battuto, sono orgoglioso di essere qui da 12 stagioni, è davvero incredibile. Faccio parte della storia di questo club e ne vado orgoglioso, i tifosi sono unici”.
Su Ancelotti
“Sia lui che Sarri sono due allenatori fantastici. Mister Sarri ha fatto un ottimo lavoro, per tre anni abbiamo giocato un bel calcio, che tutti in Europa hanno ammirato. In estate poi c’è stato il cambio ed è arrivato Ancelotti, che ha già vinto molto in Europa. Abbiamo cambiato il nostro modo di giocare, ma stiamo andando bene e riusciamo ancora a mostrare un buon calcio”.
Sui premi vinti
“Apprezzo tutti i premi ricevuti in questo 2018. Sono diventato il miglior calciatore della Slovacchia ed è stato un onore. Sono diventato cittadino onorario di Castel Volturno”.
Sugli obiettivi
“La cosa più importante è la salute, sia a me che alla mia famiglia serve stare bene. E poi sarei felice di vincere un trofeo col Napoli. Attualmente siamo in corsa in Serie A, in Coppa Italia e in Europa League. Il 2019 sarà importante e impegnativo, anche per la nazionale”.