L’edizione odierna de Il Mattino fa un’analisi molto approfondita sul VAR e l’utilizzo avito negli ultimi turni, soprattutto in Juve-Sampdoria. Il quotidiano evidenzia come la moviola in campo sia stata utilizzata con particolare attenzione nell’ultimo turno, mentre nelle scorse giornate è stato usato molto poco. Fattori che – seppur involontariamente – hanno agevolato il percorso della Juventus in Serie A. Ecco quanto evidenziato:
“La Juve ha chiuso il girone d’andata con il record di 53 punti e un buon vantaggio sugli azzurri. La partita con la Samp segnata dagli interventi del Var, con i fortissimi dubbi sull’assegnazione del rigore ai bianconeri (Ferrari non aveva il braccio in estensione, anzi lo stava ritraendo) e dell’annullamento del 2-2 a Saponara (offside di rientro del trequartista ma il tocco di Alex Sandro avrebbe dovuto rimetterlo in gioco).
È soprattutto il rigore del 2-1 ad aver fatto infuriare i doriani e chi tenta di guardare le cose del calcio con il giusto distacco. Nicchi, il presidente degli arbitri, e Rizzoli, il designatore, sono stati stavolta ascoltati: vi è stata collaborazione tra arbitro in campo (Valeri) e arbitro al Var (il napoletano Maresca). Ma perché tanta attenzione nel consulto della tecnologia non vi era stata in precedenti circostanze, come ha lamentato ad esempio il presidente Torino, Cairo, dopo il derby perso tre settimane fa?
L’applicazione delle regole deve essere costante se si vogliono salvaguardare forma e sostanza. Il Var non può essere un modo per mettersi la coscienza a posto: vado, consulto e torno. Il calcio vive una fase di forte sofferenza, con qualità ambientale e credibilità ridotte ai minimi termini. Ieri non si è lamentata soltanto la Samp: proteste anche di Lazio, Cagliari e Fiorentina e va segnalato che Calvarese, l’arbitro di Napoli-Bologna, ha ignorato il fallo su Ounas lanciato a rete al 94′”.