In quattro stagioni mai così, mai senza grinta, a volte senza troppa qualità ma mai in quattro stagioni passate sotto il Vesuvio, Allan Marques ha presentato ai tifosi azzurri una prestazione come quella offerta contro il Milan. Quarantacinque minuti da dimenticare per il brasiliano, che dopo non essere stato convocato per la sfida di campionato di sabato, sempre contro i rossoneri, ha presentato la sua peggior partita con la maglia del Napoli. Tanto da convincere Carlo Ancelotti a far concludere la sua partita con un tempo d’anticipo.
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CHE FINE HA FATTO LA CAZZIMMA?
Allan lo conosciamo, è sempre stato un giocatore che ha sempre fatto della grinta, della corsa, della voglia, della cazzimma come si dice a Napoli il suo più grande punto di forza. Un giocatore che quasi mai si è distinto per la qualità delle giocate e che proprio per queste caratteristiche ha bisogno sempre di correre più degli altri e non può mai permettersi di giocare una partita in “pantofole”.
Il numero cinque azzurro tra le sue qualità ha sempre dimostrato anche grande consapevolezza nei propri mezzi e nei propri limiti senza quasi mai cercare la grande giocata e cercando sempre e solo le cose più semplici, quelle che aiutano la squadra, quelle che non mettono in difficoltà i compagni e che spesso cambiano le partite.
Nulla di tutto questo è stato Allan nella gara di Coppa Italia contro i rossoneri. Lo splendido giocatore che aveva fermato Neymar e Mbappè in Champions League non è riuscito a vincere un solo contrasto contro Bakayoko e Kessie. Per i primi venti minuti ha vagato per il campo quasi spaesato, sempre coperto nelle linee di passaggio e senza essere mai pronto a recuperare la posizione per provare a strappare la palla all’avversario.
IL FASCINO DELLA TOUR EIFFEL
Ancelotti non lo aveva convocato nella gara di campionato perché troppo distratto dall’ultima settimana di calciomercato. Le mille voci che lo volevano sempre più vicino al PSG, proprio di quei Neymar e Mbappè che con tanta foga aveva fermato nella coppa dalle grandi orecchie, avevano distratto troppo il ragazzo. Tra richieste di 100 milioni ed oltre da parte del Napoli, ed i francesi pronti ad offrire il triplo dell’ingaggio al giocatore, di certo l’allenamento dev’essere stato l’ultimo dei suoi pensieri. Il pensiero non solo dell’aumento di ingaggio ma anche di poter giocare una squadra del calibro del PSG, allestita per vincere campionato, Champions League e quant’altro deve sicuramente far gola. Chi non si farebbe distrarre da offerte del genere?
TORNARE A CREDERE NEL PROGETTO NAPOLI
Ora però Allan ha un obbligo: tornare a credere nel progetto Napoli, almeno fino alla fine di questa stagione. Credere in un progetto grazie al quale fino ad oggi è riuscito a raggiungere anche la Nazionale brasiliana. Un progetto che con ogni probabilità di qui a l’estate gli consentirà di guadagnare cifre ancor più grandi di quelle che guadagna già e che gli consentirà di poter giocare in una delle squadre più forti del mondo. In questo periodo tanto è stato dato a questo giocatore dal Napoli e da Napoli, ed in campo tutto questo si è sempre tramutato in tanta generosità e tanta voglia di raggiungere la vittoria. Gli ultimi mesi di questa grande avventura devono concludersi nel migliore dei modi, magari provando a portare a casa anche un trofeo internazionale come l’Europa League.
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ILARIO COVINO