Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere dello Sport (LEGGI QUI). Tra i vari argomenti trattati non manca un passaggio sullo scudetto perso lo scorso anno e uno sugli obiettivi futuri del club, con Carlo Ancelotti alla guida della squadra. Ecco quanto evidenziato:
Ferita scudetto? Le ferite, quando sono profonde, restano nell’anima e non nella carne. E quella è aperta e lo resterà per un po’, penso. Che gatta ci covi, sulla conduzione dei campionati, è un sospetto di parecchi, mica il mio. E che ciò sia un male comune diffuso in altri tornei, è un fatto. Però vorrei fosse chiaro un aspetto: il Var è stato istituito per evitare errori arbitrali. E se non viene usato con coscienza, pensar male è inevitabile. E di dubbi ne ho avuti tanti nella passata stagione.
2018 anno dei rimpianti? Mi è dispiaciuto anche come abbiamo trattato l’Europa League. E poi come non ci si sia resi conto di quanto fosse forte questa squadra.
Ancelotti per sempre al Napoli? Mi farebbe il regalo più bello della mia esistenza. E poi mi permetterebbe anche di andare più spesso a Los Angeles a realizzare ciò che non ho potuto negli ultimi quindici anni. Mi verrebbe da dire, e lo dico anche se immagino poi le battute: ma quante centinaia di milioni di dollari ho perso, in questi tre lustri?
Il futuro deve essere del Napoli. Fino a quando non mi stancherò, porterò con i miei figli questa squadra dove merita di stare. E prima o poi ci toglieremo anche la soddisfazione dello scudetto. Il mondo è in rapida trasformazione, anche il calcio lo è, ma noi siamo al passo con i tempi, come dimostra la nostra storia recente. Siamo stati protagonisti e vogliamo rimanere tali.