Un duro editoriale, nella rubrica “Il Graffio”, scritto dal Sole 24 Ore:
“Ma il tanto agognato e tifato Ronaldo, che con il suo tuffo acrobatico regala l’ottavo scudetto consecutivo alla Juventus merita di essere esaltato tanto? Essendo il portoghese un fenomeno ci aspettiamo che si comporti da tale“.
“Questa Juventus non è la solita Juventus e il secondo tempo giocato al San Paolo è da provinciale. Tutt’altro che pimpanti i bianconeri che fra una settimana dovranno sfidare l’Atletico di Madrid“.
“Chi esce da gigante è Fabio Quagliarella, l’attaccante “nonno” che con una doppietta alla Spal condivide la prima posizione in classifica cannonieri con CR7. Viva allora Quagliarella, vero bomber all’italiana“.
“Va bene che a questo mondo tutto è possibile, addirittura il Pd è riuscito a riportare un milione e 800 mila persone alle primarie. Però era impensabile che Quagliarella, 36 anni, abbia fatto gli stessi gol di Cr7, il cinque volte pallone d’oro, il cinque volte vincitore di Champions, l’uomo che con un solo gesto (la manita ai tifosi Atleti) ha preso in giro due club“.
“Ma se c’è questo benedetta VAR, che la utilizzino senza tutti questi tormenti, anzichè farlo ad capocchiam.“