Negli ultimi anni la sfida con la Juventus era sinonimo di sfida scudetto. Le prime due della classe si affrontavano per decidere chi avrebbe conquistato il tricolore alla fine del campionato. La partita di domenica sera, naturalmente, non portava con sé gli stimoli e l’attesa della gara decisiva. La siderale distanza tra la prima e la seconda del nostro campionato ha chiuso i giochi per il primo posto già da un paio di mesi.
Cosa resta allora di uno scontro al vertice d’inizio marzo che nulla porta ai fini della classifica? Il Napoli è tornato a casa senza i tre punti, questo è vero, ma al contrario della vecchia signora, può dire di non essere tornato a casa a mani vuote. La dominatrice del campionato è stata messa sotto per tutto il secondo tempo, forse potendo tornare indietro Ancelotti non avrebbe nemmeno sostituito Milik per Ospina visto che il secondo tempo, il colombiano, non è stato che uno spettatore non pagante del match. Se quella di ieri doveva essere una partita che preparava la squadra alla sfida in Champions contro l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, Allegri ed i suoi ragazzi hanno ancora molto da lavorare da qui al 12 marzo.
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ALCUNE SCONFITTE FANNO BENE
Gli azzurri invece, dalla sfida del San Paolo escono sicuramente un po’ acciaccati, perdere d’altronde fa sempre male, sopratutto quando dimostri d’essere all’altezza del tuo avversario. Rimettersi in piedi però dopo sconfitte del genere non è cosa semplice. Queste sono le sconfitte che fanno male al cuore (sopratutto dei tifosi, ndr) ma fanno bene all’anima.
Fanno bene perché montano la rabbia, ti fanno salire la concentrazione, la voglia di tornare in campo, la voglia di dimostrare che si può vincere, che la squadra è forte e che non merita di arrivare sempre seconda, non merita ogni anno di concludere la stagione con un pugno di mosche. Non lo merita perché costringe la prima in classifica nella propria metà campo per 45 minuti perché dimostra di potersela giocare alla pari con chiunque e che con un pizzico di cazzimma e fortuna in più la partita avrebbe avuto un finale diverso.
NAPOLI, ORA SEI PRONTO PER L’EUROPA
Se quindi ai fini della classifica un Napoli-Juve così inutile non si ricorda da qualche anno, ancora una volta la sfida con i bianconeri potrebbe esser stata, volente o nolente lo spartiacque della stagione azzurra. Perché giovedì arriva la vera sfida, giovedì c’è la vera partita da vincere, giovedì ci vorrà ancora un San Paolo pieno e stavolta non a contestare, giovedì il Napoli si gioca la stagione.
Le prove generali ci sono state con la vecchia signora, ora con il Salisburgo dovrà essere un Napoli perfetto, senza sbavature, concentrato, affamato, arrabbiato e pronto a regalare al pubblico delle grandi occasioni la grande notte che attende da troppo tempo per provare a tornare finalmente campione.
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ILARIO COVINO