Una stagione di alti e bassi per il Chelsea, così come il suo allenatore, Maurizio Sarri, e uno dei colpi estivi di calciomercato: Jorginho.
Il centrocampista italo-brasiliano, che in stagione ha già collezionato 38 presenze, è essenziale per il gioco dell’ex tecnico del Napoli. Eppure alcune sue prestazione non eccezionali, legate al fatto di essere considerato uno degli ‘intoccabili’ del mister, hanno fatto storcere il naso ad alcuni tifosi dei Blues che hanno visto in Jorginho un ‘cocco’ di Sarri. Il tema è stato affrontato dal giocatore in un’intervista rilasciata al The Guardian:
“Io non sono speciale. Sono un giocatore normale, come tutti gli altri. Non voglio neanche essere speciale, va benissimo essere uguale ai miei compagni. I tifosi hanno il diritto di dire ciò che vogliono. Questo mi dà anche la forza di lavorare di più, per far cambiare l’opinione che hanno su di me.
Loro pensano che io sia l’uomo di Sarri, ma voglio mostrare loro perché piaccio all’allenatore, che sono un buon giocatore e hanno torto ad avere quell’atteggiamento nei miei confronti. Io credo in me stesso, so quanto lavoro e mi impegno per crescere. Quindi accetto le critiche, ma non le condivido. Continuo a restare calmo e lavorare sodo, con l’obiettivo di migliorare. Spetta a me farlo.
Con lui ho una relazione del tutto normale. Non vado a cena con lui né vado a casa sua. Il nostro è solo un rapporto di lavoro molto professionale: mi spiega cosa vuole che io faccia e io cerco di metterlo in pratica sul campo. Sono solo un giocatore che può aiutarlo ad attuare nel migliore dei modi il gioco che lui vuole. Quando sbaglio, mi urla e mi rimprovera come fa con tutti gli altri. Non mi considero il suo ragazzo d’oro“.