Moise Kean si sta mettendo in mostra grazie al suo talento, sia in Nazionale che con la maglia della Juventus. È l’ icona della Italia giovane di Mancini. Un po’ come Paolo Rossi che Beazot fece debuttare a ventuno anni in Nazionale nell’ amichevole a Liegi contro il Belgio e schierò da titolare l’ anno successivo ai Mondiali del 1978 in Argentina. E soprattutto come Balotelli che Prandelli lanciò nell’ Italia due giorni prima di compiere vent’ anni nel test del 2010 a Londra contro la Costa D’ Avorio e poi da titolare nell’ Europeo 2012 chiuso dagli azzurri al secondo posto” – scrive l’edizione odierna de Il Mattino che poi aggiunge un retroscena su un possibile passaggio al Napoli durante la scorsa estate:
KEAN E IL NAPOLI
“In estate il suo manager Raiola fece un sondaggio con il Napoli, un contatto telefonico con De Laurentiis durante il ritiro a Dimaro. Non se ne fece nulla, il club azzurro non avrebbe preso un giocatore della Juve in prestito e poi in organico non c’ era bisogno di un altro attaccante, nel reparto offensivo si puntava pienamente sul recupero di Milik. Kean poi non si è mosso dalla Juve e nonostante la presenza in attacco di Ronaldo, Dybala e Mandzukic ha saputo attendere il suo turno e mostrare la sua forza quando è stato chiamato in causa. In questo momento è uno dei giovanissimi di maggior valore della A, la quotazione di mercato dopo le ultime prodezze cresce a vista d’ occhio: ha il contratto in scadenza a giugno 2020 e il club bianconero lavora da tempo per il rinnovo. Dopo la sua esplosione il suo futuro è destinato a restare bianconero”.