Della serata del San Paolo c’è poco o nulla da salvare. Una squadra svuotata delle certezze tattiche acquisite in tre anni di meticolosa gestione si è ritrovata a sbattere contro un muro innalzato dai limiti individuali dei medesimi interpreti che, sino a pochi mesi fa, infiammavano il pubblico di Fuorigrotta. Eppure qualcosa da ricordare c’è: la straordinaria prestazione di Vlad Chiriches.
UNA SQUADRA IN SERIE DIFFICOLTÀ
L’infortunio di Albiol ha privato la retroguardia azzurra di un perno imprescindibile, capace di guidare sapiementemente la linea difensiva e l’intera squadra. Il solo Koulibaly, che per mesi interi ha dovuto sopperire all’assenza del partner in crime, ora sembra star attraversando un periodo di scarsa lucidità. Al suo fianco, Maksimovic è riuscito a svolgere dignitosamente il proprio compito, evitando che il proprio cartellino continuasse l’ineluttabile svalutazione a cui i pochi minuti concessigli da Sarri lo stavano conducendo.
Il cambio di marcia, necessario in questo momento della stagione – sì priva di reali obiettivi ma da onorare fino alla fine – potrà basarsi anche sulla riscoperta di un Vlad Chiriches apparso sugli scudi nel match di ieri sera. Un brutto infortunio – l’ennesimo della sua sfortunata carriera – al ginocchio, rimediato agli albori di settembre, lo ha costretto ad un lungo stop. Il rientro in campo, avvenuto soltanto lo scorso 10 marzo, ha restituito agli azzurri uno degli elementi con maggior esperienza internazionale.
PERCHÉ RIPARTIRE DA CHIRICHES?
Ogni qual volta è stato chiamato in causa, Vlad si è fatto trovare più che pronto. Ne è una prova la brillante prestazione sfoderata nella seconda apparizione stagionale, quando Ancelotti fu costretto a forzare i tempi e schierarlo dal primo minuto nella gara di ritorno contro il Salisburgo in EL.
E ancora l’Europa League è stato un banco di prova che non lo ha spaventato affatto. Il Napoli era chiamato ad una vera e propria impresa contro l’Arsenal, degna delle più emozionanti storie calcistiche. Il conte Vlad, scelto per affiancare KK al centro della difesa, non è scappato in sella ad un cavallo verso il castello. Si è stoicamente opposto alle scorribande nemiche, uscendo vincitore in tutti i tackles tentati (6/6) .
Il match di ieri finirà presto nel dimenticatoio, con tutte le scorie che nei giorni seguenti influenzeranno l’ambiente. Il Napoli ha l’obbligo di ripartire e, da ieri sera, ha una certezza – o meglio – un uomo in più: in mezzo ad un mare di punti interrogativi, il conte Vlad ha dimostrato di esserci eccome.