Nel suo editoriale per il quotidiano Roma, l’opinionista Enrico Fedele critica aspramente la prestazione del Napoli contro l’Atalanta. Si legge:
Povero Napoli, poveri tifosi. Un’altra sconfitta al San Paolo in pochi giorni non lo ricorda nessuno. Eppure sembrava che gli azzurri stessero conquistando una vittoria grazie a un primo tempo vivace, aggressivo, volitivo. Una vittoria di Pirro, ma pur sempre una vittoria. Invece nella ripresa sono venuti fuori i limiti di Ancelotti e del suo staff: cambi sbagliati ma soprattutto un calo fisico preoccupante.
Un vero disastro. E Gasperini lo ha capito subito. Gli è stato sufficiente inserire Ilicic per fare un sol boccone degli avversari che erano senza più benzina nel serbatoio. Duvan Zatapa giganteggiava di fronte a una difesa che faceva acqua sia sulle fasce che al centro area, mentre a centrocampo il solo Allan cercava di arginare le folate offensive dei nerazzurri.
Ma ad Ancelotti vorrei fare un po’ di domande: visto che nel primo tempo dell’illusione ha brillato sull’out destro il tandem Malcuit-Callejon perché non è stato proposto contro l’Arsenal nel tentativo di aggredire gli avversari e fare almeno il gol della speranza? Perché è stato sostituito Mertens che, oltre ad aver segnato la rete del vantaggio, era l’unico che stava lottando con il coltello tra i denti nel tentativo di dare la gioia della vittoria ai pochi tifosi presenti al San Paolo?
E poi perché tenere in panchina Insigne? Per evitargli di essere di nuovo fischiato? Allora perché era stato tirato fuori dalla mischia contro l’Arsenal? Una risposta la potrei azzardare io: Lorenzo non fa più parte dei programmi futuri di Ancelotti, altrimenti ieri sera l’avremmo visto in campo, anche se solo al posto di Mertens. Younes, Verdi, Ounas sono questi i giovani del Napoli del futuro? Spero proprio di no. Se ci sarà una rifondazione vera, sarà necessario acquistare almeno un paio di giocatori di qualità e di esperienza. E poi non serve oggi adagiarci su quel secondo posto in classifica perché la stagione del Napoli è a dir poco deludente soprattutto perché il buon Carletto è arrivato a fine campionato con tanta confusione tattica nella testa.