In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Stefano Marchetti, direttore sportivo del Cittadella: “La Juventus in questo momento deve trovare un allenatore top e Sarri lo è. E’ un modo per loro anche cambiare modo di fare calcio, lui predilige un calcio in cui c’è collettività e se oltre questo c’è anche individualità si può puntare a vincere la Champions”.
Mercato
“C’è Giuntoli che sta attento ai giovani, è stata fatta una telefonata per Domenico Frare, ma niente di che, è ancora presto. Se ci sarà realmente un interessamento, si vedrà più in là. Mi ha chiesto le qualità di Frare che è un giocatore moderno, strutturato, veloce, ha una buona gamba. E’ tecnicamente attento, diligente. Sa calciare bene con tutti e due piedi, affidabile. Lo paragonerei a Nesta. Non pensavo che si adattasse alla categoria in maniera così naturale e semplice, ha fatto una bella stagione a Pontedera, da quando è stato messo dentro, non ricordo una partita in cui ha sofferto. Ha ampi margini di crescita, ma la Serie A è una categoria diversa e sarebbe la cosa migliore lasciarlo un altro anno al Cittadella”.
Cittadella
“Sono ancora sotto shock per la perdita, eravamo veramente ad un passo dal realizzare il mio sogno, ho provato a fare qualcosa che potesse segnare la storia di un paesino di 20.000 abitanti, francamente sono un po’ stanco di vedere società che falliscono, in tribunale, a volte sarebbe bello essere premiati per la qualità del lavoro. Cittadella in Serie A, sarebbe stato unico. Sono onesto, sicuramente l’ultima partita non l’abbiamo giocata da Cittadella, per mille motivi, tra cui la tensione. Avremmo dovuto giocare con un altro spirito, abbiamo finito la partita in 9. La sudditanza esiste in Serie B come in Serie A, in questo sono molto simili”.
Jessica Reatini