Carlo Ancelotti è stato ospite di Paolo Condò per una puntata di Mister Condò, programma diretto proprio dal giornalista di SkySport. Ecco alcune parole dell’allenatore del Napoli:
“Difficile dire se ho fatto meglio da calciatore o allenatore. Da calciatore mi vedevo con molti più limiti, perché i tuoi difetti si notano. Da allenatore si maschera tutto molto meglio. Non ho nostalgia di quegli anni, ho fatto e vinto tutto ciò che si doveva vincere. Liedholm è stato importante per la mia crescita, mi ha trasmesso calma. Spesso accade di utilizzare i suoi metodi con i calciatori, fare battute. A volte ti capita di avvertire la tensione nello spogliatoio, lui ad esempio faceva raccontare barzellette al medico per rasserenare gli animi.
Ibrahimovic? Certo che lo prenderei, magari potrebbe venire anche gratis. Per quanto riguarda il calcio italiano, dispiace sapere che la violenza e l’insulto ormai sono caratteristiche presenti solo nel nostro campionato. Dobbiamo modernizzarci e uscire da questa antichità. Il presidente De Laurentiis è uno dei migliori che ho incrociato nella mia carriera da allenatore, uno dei pochi che ha grande rispetto verso il mio lavoro, si limita a chiedere informazioni ma non mette mai voci nelle scelte. Il suo obiettivo è quello di una società sana”.
“Attualmente non ho voglia di buttarmi in una Nazionale, mi trovo bene a lavorare tutti i giorni. Confesso di aver parlato con la Federazione, la mia idea però è sempre quella di allenare quotidianamente. Mi piace troppo avere un continuo contatto con l’ambiente e con i calciatori, ho ancora voglia di stare sul campo”
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