Era un lontano Napoli-Parma della stagione 2013/2014. Lorenzo Insigne era appena arrivato a Napoli dopo la strabiliante stagione di Pescara che consacrò insieme a lui anche Ciro Immobile e Marco Verratti. Chissà se in quel lontano 2012 avrebbe mai immaginato che sette anni dopo sarebbe arrivato a raggiungere certi traguardi con la maglia azzurra, con la fascia di capitano intorno al braccio.
Per un napoletano giocare nel Napoli ed esserne la bandiera è come toccare il cielo con un dito. Di periodi bui ce ne sono stati tanti ma perchè a un giocatore come lui non si risparmia nulla. Anzi si chiede sempre di più, sempre il meglio, sempre dieci e mai nove.
Record
In questi anni da quel primo gol al Parma all’ultimo ieri al Lecce Lorenzo Insigne è cresciuto come uomo e come calciatore: ha raggiunto Cristian Maggio (308) al settimo posto come presenze all-time con il Napoli e al nono posto Carlo Buscaglia come presenze in Serie A con gli azzurri (237). Sempre Insigne è, con 80 gol, il 10° miglior marcatore in solitaria all-time del Napoli in tutte le competizioni.
Chissà che questo non sia l’anno buono per continuare a raggiungere record e per vincere qualcosa di importante, sempre in maglia azzurra, sempre con la fascia da capitano, cadendo si ma rialzando sempre la testa.
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