Nel suo consueto editoriale per il Roma, Enrico Fedele scrive:
“Settimana di riflessione. Un riposo che deve far meditare tutti.
Ancelotti innanzitutto. Basta con gli esperimenti, con le turnazioni e
con i giocatori utilizzati in ruoli diversi dalle proprie
caratteristiche. Nove formazioni diverse nelle prime nove partite di
campionato sono un po’ troppo. Basta, quindi.
È ora di scegliere l’undici base e chiarirsi le idee. Mi rendo conto che Ancelotti era abituato a guidare club che dominavano i loro campionati come Chelsea,
Paris Saint Germain, Real Madrid e Bayern Monaco, mentre a Napoli ha
dovuto costruire e dare un volto nuovo alla squadra dopo l’era sarriana.
Un compito arduo per chi una volta aveva la possibilità di chiedere alla
dirigenza del suo club di acquistare pezzi da novanta mentre ora deve
arrangiarsi con il materiale che gli viene messo a disposizione dalla
ditta De Laurentiis&Giuntoli.
Ma come può il buon Carletto contrastare nella corsa allo scudetto una Juve che ha ben otto centrocampisti di livello europeo mentre lui è costretto a fare i giochi di prestigio con i magnifici quattro, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski e Elmas, per dare un gioco a un reparto che fino ad oggi ha mostrato tanta confusione?