Dal 2004, anno in cui Aurelio De Laurentiis prende le redini del Napoli, molti giovani hanno fatto parte di questa squadra rendendola come un fiore che non fa altro che far splendere i suoi ”petali”. Tralasciando gli addii di alcuni giocatori, il presidente continua a sostenere la sua ”Filosofia Aziendale”, spesso mostrandosi consapevole e sicuro di ciò che può dare un giocatore, anticipando i rivali e scommettendo sull’acquisto, specie se si tratta di giovani. Nell’edizione odierna de Corriere Dello Sport sono riportati i giovani azzurri che hanno dimostrato tanto negli ultimi giorni. Di seguito le parole evidenziate:
Questo post in breve
ELMAS, OTTIMO INVESTIMENTO
”Elif Elmas ha semplicemente venti anni, li ha compiuti a Napoli un mese fa, ed è già una dolcissima ossessione, con i suoi slanci, i suoi guizzi, quella faccia tosta. I sedici milioni investiti sembrano «santi e benedetti», perché nel macedone ci sono la classe, l’esuberanza atletica, la padronanza dei vari ruoli che lo elevano a «universale» e incuriosiscono, non avendo ancora (nessuno) percezione di quali siano i suoi limiti e dove comincino”.
GAETANO, TEMPO AL TEMPO
‘‘Gianluca Gaetano è persino un Millennium: non ha ancora visto il campo, ma prima o poi gli toccherà, e potrà fungere da regista, da interno, da trequartista, assecondando il metodo-Ancelotti, poco incline agli specialisti”.
LUPERTO, UN ”VETERANO” CON GRINTA
”Luperto è quasi un «veterano» (si fa per dire) rispetto a Elmas e a Gaetano, perché viaggia sui ventitré: a Salisburgo, nella sua prima in Champions, ci ha messo la faccia”.
MERET, NUMERI E SORPRESE
Meret, il portiere di 22 anni azzurro ha sorpreso chi lo aveva sottovalutato a causa dei gol presi soprattutto durante le prime due giornate di campionato. Indimenticabili le tre parate fatte in quasi 4 secondi. Il giovane italiano pur avendo subito 10 gol, risulta il portiere più giovane in Champions con un numero di parate superiore all’ 80% respingendo 27 volte la palla in 9 presenze. Meret è diventato ormai una certezza dietro insieme a Koulibaly. I dati parlano chiaro.
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