Napoli ed Inter a caccia della semifinale di Tim Cup. Due squadre che si daranno battaglia in una sfida a viso aperto. due squadre accomunate dalla stessa voglia di fare bene e dalla stessa fame di successi, ma che arriveranno alla partita di stasera da una condizione psicologica agli antipodi. Il Napoli cercherà un pronto riscatto dopo le ultime deludenti prestazioni e non solo: ci sarà da vendicare lo scotto dell’eliminazione subita, l’anno scorso, proprio dai nerazzurri che, al contrario, vivono un periodo notevolmente prospero dal punto di vista dei risultati; una striscia di otto vittorie consecutive che l’Inter cercherà di allungare, vendicando così anche il terribile 0:3 subito dal Napoli in campionato, a metà dello scorso ottobre.
Quel periodo vedeva un’ Inter diversa così come lo era il Napoli. Ai nerazzurri mancavano gioco, entusiasmo e motivazioni e soprattutto calciatori fondamentali come Sneijder, Maicon e Milito, protagonisti poche stagioni or sono del leggendario “triplete” ma che a inizio stagione non riuscivano a rendere ad alto livello, a causa di infortuni ed episodi sfortunati.
Avendo recuperato queste pedine fondamentali l’Inter è man mano risalita in campionato, ed è pronta a dire la sua anche in Tim Cup. Di contro, il Napoli di Ottobre scorso era una squadra pimpante, sbarazzina e sicura dei suoi mezzi, aggettivi che, purtroppo, non legano bene col Napoli di queste ultime uscite.
Sarà battaglia, come detto, e Mazzarri si affiderà al solito assetto per staccare il biglietto delle semifinali. Molti dubbi di formazione, ma non ci saranno stravolgimenti, pertanto il pacchetto arretrato, nell’occhio del ciclone dopo i disastri di Siena, dovrebbe essere confermato in blocco. A centrocampo il solito dubbio legato alla fascia sinistra nell’ennesima puntata del dualismo Zuniga-Dossena, così come sarà ardua la scelta di Mazzarri su chi sarà il duo di “tenori” a supportare Cavani: Lavezzi scalpita dopo l’infortunio, ma Pandev è in uno stato di grazia che dovrebbe garantirgli una maglia da titolare, potrebbero addirittura giocare entrambi, sacrificando Hamsik . Saranno scelte difficili ma, d’altra parte, gli allenatori sono pagati anche per questo.
Ranieri schiererà, invece, un solido 4-4-1-1, piccola rivisitazione del canonico 4-4-2, per consentire e facilitare il gioco di Sneijder. L’olandese viene da un lungo infortunio e probabilmente non avrà i novanta minuti nelle gambe, ma durante la sua permanenza in campo saprà offrire il suo contributo in termini di qualità e quantità.
L’olandese supporterà l’azione di uno tra Pazzini, Zarate e Milito, essendo disponibile un solo posto in avanti. Milito è ritornato il killer d’area di rigore che tutta l’Europa ha imparato a conoscere e temere, ma è probabile che Ranieri gli conceda una partita di riposo, per conservare le sue cartucce nella strenue rincorsa in campionato. Pazzini sembrerebbe il più accreditato per una maglia da titolare, anche perchè Zarate, nel suo modo di giocare, difficilmente si sposa con quello di Sneijder.
In difesa, i nerazzurri si affideranno a Ranocchia che sostituirà uno tra Lucio e Samuel, mentre a destra Maicon, naturalmente, è intoccabile. A centrocampo Thiago Motta apporterà il solito dosaggio di fosforo, schierato probabilmente al fianco di Cambiasso, con la conferma di Alvarez sulla sinistra. Questo, ovviamente, stando alle classiche “voci di corridoio” e quindi soggette a cambiamenti dell’ultimo minuto.
Il Napoli dovrà tenere gli occhi costantemente aperti poichè l’Inter disporrà di molti elementi in grado di far veramente male:il pericolo numero uno si chiama Maicon, tornato a sfrecciare come ai bei tempi. Il compito di Dossena ( o Zuniga ) sarà quello di contenere lo strapotere fisico del brasiliano ma, per farlo alle meglio, occorrerà il supporto sia dei centrali di centrocampo sia di Aronica per fermare in seconda battuta le incursioni del laterale nerazzurro ma non solo: per potersi difendere da tali percussioni sarà necessario attaccare il brasiliano, bravo, e molto, in fase di spinta ma un pò meno nella fase difensiva. Il Napoli infatti, come a Siena, ha trovato preziosi spazi di manovra proprio in quella zona del campo, grazie alla spinta di Dossena con la collaborazione di Hamsik e Lavezzi.
Occhio al movimento di Sneijder sulla tre-quarti; l’olandese in quella zona del campo è un fuoriclasse, mentre il Napoli ha sempre palesato enormi sofferenza nella marcatura di calciatori che giocano tra le linee. Così come sono bravissimi negli inserimenti Thiago Motta e Cambiasso: altra condizione necessaria e sufficiente per poter passare il turno sarà quello di limitare il raggio d’azione del brasiliano e di tenerlo costantemente d’occhio, sia nelle proiezioni offensive che sui calci da fermo. Gargano, che probabilmente orbiterà dalle sue parti, sarà chiamato ad una grandissima prestazione.
Anche il Napoli, dal canto suo, può contare su buoni argomenti.
La difesa dell’Inter è sicuramente solida, ma non impenetrabile.
Lucio e Samuel hanno faticato non poco per contenere le incursioni di Rocchi, attaccante che gioca sempre sulla profondità.
Pertanto Cavani dovrà tenere costantemente in allarme la coppia difensiva nerazzurra cercando di tenerla bassa, e staccandola del reparto di centrocampo favorendo, così, anche il lavoro delle due mezze punte ed il lavoro in cabina di regia di Inler (o chi per lui). Sarà importante infatti tenere il pallone e farlo viaggiare a terra, senza ricorrere a sciabolate lunghe chilometri che sarebbero facile preda dei difensori avversari; si spera nella vendetta dell’ex, Pandev, stasera carico come non mai e voglio di riscattarsi verso la squadra che ad Agosto scorso lo ha scaricato.
E poi c’è il San Paolo, fattore non trascurabile in partite del genere. Saranno in 50.000 a spingere Mazzarri e i suoi ragazzi alla vittoria, che sicuramente non vorranno deludere le attese. La partita sarà durissima, ma il Napoli ha le carte in regola per poter far sua la contesa. L’occasione è troppo ghiotta, e sarebbe un peccato lasciarsela sfuggire anche quest’anno.
ANTONIO SALVATI