A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giorgy Garics, ex azzurro
“Il calcio è bello anche perché poi finisce ecco perché è magico e ricordo ogni attimo della mia carriera. Napoli non l’ho mai abbandonata e mai lo farò perchè mi ha dato tanto. Ricordo quando Lavezzi arrivò a Napoli, con quei capelli lunghi, con tutti quei tatuaggi e con quelle pistole tatuate addosso, ma è bastato un solo allenamento per capire la sua bontà d’animo. Lavezzi è quel calciatore che piace ai napoletani e si vedeva subito che aveva qualcosa in più. Il calcio è cambiato, oggi è tutto business, non c’è più la bellezza e la passione di prima.
Napoli-Bologna non è una gara come le altre per me. Ero in quel Bologna che riuscì a battere il Napoli in 3 giorni tra campionato e coppa Italia.
Ho smesso di giocare perché 5 giorni prima degli Europei ho perso il mio papà e anche oggi se entro in uno stadio mi viene nostalgia di lui e non del calcio. Ho sempre visto il calcio come una passione e non per guadagnare. Ho sempre creduto che il guadagno fosse una normale conseguenza del mio lavoro in campo, ecco perchè non mi ci ritrovo in questo calcio. Ho deciso di dedicarmi alla famiglia, ho voltato pagina”.