La risposta va soltanto inviata ufficialmente, scrive l’edizione odierna de La Repubblica: i ricorsi dei giocatori del Napoli sono pronti.
Il quotidiano fa sapere che entro sabato o domenica i 24 calciatori azzurri si costituiranno in giudizio nel Collegio Arbitrale attivato dal club e nomineranno l’arbitro che si confronterà con l’avvocato Bruno Piacci. Il gruppo azzurro è orientato ad affidarsi a due avvocati come arbitri: Luca Albano e Luciano Malagnini. Tra qualche giorno le scelte saranno ufficializzate, ma la squadra ha deciso di rispondere al provvedimento disciplinare del club che prevede la riduzione dei compensi del 25% e del 50% per Allan e Insigne. Il pagamento tout cort della sanzione è stato escluso per un motivo sostanziale: rappresenterebbe di fatto un’ammissione di colpa che poi il Napoli potrebbe utilizzare in sede civile per la causa relativa al danno d’immagine, vera spada di Damocle che ha inquietato tutto il gruppo. L’azione risarcitoria in quel caso sarebbe molto più imponente tanto da aggirarsi attorno ai 7- 8 milioni di euro. Al momento si costituirà il Collegio e ci sarà l’incontro tra i due arbitri: si procederà, in caso di accordo, alla nomina del presidente che entro 60 giorni dovrà poi risolvere il contrasto: ogni Lodo può affrontare al massimo cinque vertenze e dunque il Collegio si riunirà altrettante volte. I giocatori non presenteranno testimoni, al contrario del Napoli che ha indicato l’allenatore Carlo Ancelotti, il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli e il team manager, Paolo De Matteis.
Il giornale aggiunge che l’iter partirà a prescindere dalle promesse di De Laurentiis che sospenderebbe tutto in caso di risultati positivi e quarto posto in classifica.