NAPOLI – Due giornate di squalifica e 3.000 euro di ammenda per l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri in Champions League. Lo ha deciso la commissione disciplinare dell’Uefa dopo l’espulsione del tecnico azzurro lo scorso 7 dicembre sul campo del Villarreal (aveva strattonato Nilmar sul punteggio di 0-0). Salterà dunque la doppia sfida degli ottavi con il Chelsea.
PRONTO IL RICORSO – La società partenopea, attraverso il proprio legale Mattia Grassani ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha già annunciato che farà un ricorso d’urgenza contro questa decisione: «L’ufficio disciplina della Uefa, sulla base dei rapporti ufficiali, della relazione dell’arbitro e dell’evidente filmato, ha ritenuto il comportamento del tecnico del Napoli Walter Mazzarri meritevole della sanzione di due giornate di squalifca e di tremila euro di ammenda. Riteniamo che la sanzione sia eccessivamente afflittiva e spropositata nell’ottica di un comportamento che ha determinato l’allontanamento dal campo. Non dimentichiamo che per i regolamenti Uefa, l’espulsione o l’allontanamento dal campo determina automaticamente la sospensione per un turono. Poteva esserci il rischio di una maxisqualifica che non è arrivata. Rispetto alla dinamica del fatto, al comportamento e l’invasione di Nilmar dell’area tecnica e del tentativo ostruzionistico di sottrarre il pallone per la rimessa laterale destinata al Napoli, ci sono tutti i margini per fare ricorso. La tempistica per presentare ricorso? Con la procedura di urgen za, tre giorni dalla decisione. Oggi è giovedì e si scatta a lunedì perchè il terzo giorno sarebbe domenica. Prevediamo che nel giro di una settimana o massimo dieci giorni potrà essere discusso il ricorso alla Commissione d’Appello della Uefa e, qualora non si dovesse giungere ad una soluzione soddisfacente per la società e per Mazzarri, c’è la possibilità di ricorrere al Tas di Losanna in terzo ed ultimo grado. Bisogna tener presente lo scoglio procedurale, ossia che all’atleta o al tecnico espulso o allontanato si applica automaticamente la sospensione di almeno una giornata. Qualcosa in quell’area tecnica è successa: il giocatore è entrato in un’area che non era di sua competenza a fronte di una rimessa laterale che non spettava alla sua squadra ma al Napoli. Con un movimento della gamba sinistra, il calciatore ha addirittura spostato il pallone rispetto al tentativo di Mazzarri di entrarne in possesso e di darlo ad Aronica. Una soluzione di revoca integrale delle due giornate di squalifica è molto complicata, ma puntiamo a questo. Ci troviamo di fronte a due giornate con sanzione pecuniaria e non riteniamo che ci sia stato un comportamento violento. Mazzarri non aveva volontà di aggredire il giocatore e non c’è stata conseguenza lesiva: Nilmar ha proseguito tranquillamente il gioco, non ci sono state reazioni da parte dello stesso perchè evidentemente lo stesso calciatore aveva capito di aver avuto un atteggiamento ostruzionistico in un posto dove non si doveva trovare. Si tratta di un episodio isolato che ci conforta sulla possibilità di riduzione da due ad una giornata. Tramutare la squalifica in sola sanzione pecuniaria? Questo sarà il nostro obiettivo principale. Qualora dimostrassimo che Mazzarri ha commesso solo un peccato veniale e un comportamento di difesa provocato e indotto da Nilmar, qualche margine in pi&u grave; potrebbe aprirsi».
Fonte: Corriere dello Sport