Buongiorno cari lettori di SpazioNapoli e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Il tecnico del Napoli presenterà il match con la Juventus rispondendo alle domande dei cronisti a Castel Volturno.
12.15 – Arriva Gennaro Gattuso in sala stampa.
Cosa rappresenta Napoli-Juve.
“Rappresenta tanto, rappresenta dare continuità alla partita di 3 giorni fa e tenere testa ad una grande squadra, che palleggia ed è allenata da un grande tecnico. La coperta è corta, ma dobbiamo fare bene. Allo stadio ci sarà entusiasmo, tantissimi tifosi. L’abbiamo detto anche con la Lazio, quando ci sono i tifosi a darci supporto, per noi è importante. Non vi dico chi gioca, ma se non succede nulla, Maksimovic sarà a disposizione e speriamo di portarlo in panchina. Koulibaly speriamo di recuperarlo la prossima settimana, Mertens sta meglio e Allan ha fatto una risonanza ed ha un edema. Gli è nato pure un figlio e credo che per un papà non ci sia niente di più bello. Non penso al Napoli che verrà, penso al Napoli che ho oggi. So come funziona il mercato a gennaio, abbiamo preso il capitano del Lipsia. Poi chi vorrà restare o andare via, avrà modo di parlare. Politano? Quando arriverà ne parleremo”.
Difesa a tre e mezzo con Luperto?
“La difesa non è mai stata a tre, sempre stata a quattro pura. La prestazione con la Lazio è stata un punto di partenza”.
Sarri?
“Credo sia uno degli allenatori più importanti al mondo, in 2-3 anni ha costruito una macchina perfetta. Ho grande stima per lui, qualche copia-incolla l’ho fatto più di una volta. Mi piace come fa giocare le sue squadre”.
Cos’è il “veleno?”
“Per me significa annusare il pericolo, dare meno campo all’avversario, fare una corsa in più per il compagno. Con la Lazio ho visto tante cose positive, questa è la strada da percorrere”.
Differenza tra Lazio e Juventus.
“Sono due squadre che giocano in maniera diversa. La Lazio ha 5 giocatori sulla linea di centrocampo, la Juventus palleggia ed ha qualità. I giocatori hanno qualità differente, imbucata, dribbling. Dovremo capire a chi far giocare la palla e chi no, dal punto di vista tattico sarà una gara molto più complessa”.
Come motivare la partita.
“Non sono uno che prepara discorsi, quindi domani dirò ai calciatori quello che vedo e penso. Demme? Non so cosa sposta, ma rende facili le cose difficili. Può migliorare ancora molto, nella ricezione e nella postura. Ma è forte, è un giocatore lineare. I compagni sanno che possono appoggiarsi a lui”.
Domani partita alla Gattuso, con tanto pressing?
“Non basta, perché se escono dalla prima pressione vai in difficoltà. Hanno Dybala che gioca tra le linee, quindi dovremo fare attenzione alle linee di passaggio. Il problema è che ne hanno più di uno in grado di fare imbucate, dovremo stare attenti a capire ciò che vogliamo. Questa squadra non per merito mio, ma per quello che ha fatto Carlo Ancelotti, è arrivata agli ottavi di Champions League. Dunque ha delle qualità, ha fatto grandi partite. Allan per 4-5 partite ha preso antinfiammatori, ha stretto i denti, ma ora devo far giocare chi sta meglio”.
Gli acquisti per gennaio o giugno possono rassicurare i tifosi?
“È un dato di fatto, oggi in Europa il Napoli è quella che ha speso di più, per non parlare di quelli che arriveranno a giugno. C’è continuità, il presidente con tutti i dirigenti sta facendo cose importanti e garantendo progettualità”.
Cambiare la posizione di Zielinski alla Bonaventura come esterno?
“Qui siamo al Napoli, non al Milan. Ci sono giocatori diversi e con qualità totalmente differenti”.
Capacità di soffrire.
“Domani avremo due tipi di partite, possesso e non possesso. Questo è stato anche un mio errore: regalare 3-4 giocatori con pressione forte e alta. Oggi dobbiamo capire cosa vogliamo fare. In questo momento ho le idee chiare, dobbiamo rispettare di più l’avversario e non partire spediti sul primo pressing”.
Entusiasmo dei giocatori?
“Quando si vince c’è sempre entusiasmo, ma bisogna essere bravi a dire subito qualcosa che non ci sta bene e parlarne. E in questo momento vedo proprio questo, si stanno stuzzicando di più”.
I meriti di Gattuso?
“La mia storia dice che sono masochista. Mi sono sempre preso la responsabilità, mi piace. Ho avuto una fortuna: tanti giocatori a livello fisico e mentale non erano al massimo, ma mi hanno dato disponibilità. Questo l’ho apprezzato, seguono quello che facciamo io e il mio staff. Dopo la fine del mercato del 31 gennaio inizia una nuova stagione, e bisogna dare tutto! Perché poi posso fare pure io scelte borderline. Il mercato di gennaio fa venire il mal di testa a tutti, poi però bisogna pensare solo al Napoli. Ci siamo messi noi in questa situazione. E tocca a noi tirarcene fuori”.
Insigne in miglioramento.
“Lorenzo deve puntare l’uomo, avere una gamba brillante. Può sbagliare, ma deve provarci, negli ultimi 20 anni fa parte di quei 10 con più talento in Italia, deve giocare quel calcio lì. Se prende palla e torna indietro, non incide, pure se non è 1 e 90, ha un motore importante, ha qualità, deve continuare così. La gara che ha fatto con la Lazio la faceva una sì e una no, è forte”.
La Juve è la squadra con maggiore percentuale realizzativa, il Napoli è la peggiore.
“Siamo tra le prime 3-4 per quello che produciamo, ma la percentuale è bassa per realizzazioni, gli avversari invece vengono 3 volte giù e fanno un gol. Dobbiamo accompagnare meglio, essere più cattivi sotto porta, e migliorare dietro perché non ci tirano molto in porta, ci siamo fatti 6 gol da soli. Con la Lazio se sbagli 4-5 uscite, senza impattare con Milinkovic, allora lasci il buco”.
Esiste il tradimento nel calcio? Lei allenerebbe l’Inter?
“Io sono un professionista, poi mi fermo e ragiono, ho scritto pagine importanti per il Milan, ho allenato il Milan, ma mai dire mai. La parola tradimento non è corretta, noi alleniamo, giochiamo. Higuain e Sarri hanno scritto pagine bellissime poi non so cosa pensa la gente, non siamo tutti uguali”.
Milik e Llorente contemporaneamente?
“Ci dobbiamo mettere 4-4-2? Fino a qualche mese fa vi lamentavate. Le due linee da 4 non mi piacciono, perché non credo si copra bene il campo. a volte ci mettiamo 4-2-3-1, bisogna poi capire come tenere l’equilibrio, soffrire il meno possibile”.
Terminata la conferenza stampa di Gennaro Gattuso.
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