Fedele: “Il Napoli si sta ridimensionando, il suo habitat naturale è tra il quinto e il sesto posto! Con la Juve si è vinto per un episodio”

Nel corso della diretta radiofonica di Marte Sport Live, programma in onda sulle frequenze di Radio Marte, è intervenuto Enrico Fedele, che ha espresso la sua opinione in merito al mercato di gennaio del Napoli ma anche riguardo gli ultimi risultati raggiunti dalla squadra, dopo le vittorie in Coppa Italia ed in campionato con la Lazio e e la Juventus. Ecco quanto evidenziato:

È una rivoluzione logica, il Napoli se ridimensiona con i calciatori che sta prendendo adesso da 700.000 euro, fa una squadra ridimensionata, oggi il Napoli dopo tutto quello che è successo ritrova il suo habitat naturale cioè lottare tra il quinto ed il sesto posto. Anche perché nessun calciatore che ha preso adesso può avere un futuro che possa essere da cassaforte al Napoli“.

Il Napoli è come il Parma?
Il Napoli non è come il Parma che si ridimensionò, quando andai io già da otto anni io mandavo dei giocatori e sapevo quindi il mio valore. Il problema è che De Laurentiis dice di essersi affidato ad Ancelotti ed ha sbagliato, ora sta spendendo i soldi e gli ammutinati andranno via. Sta facendo una campagna acquisti in cui dice che si sta ridimensionando e vendendo quelli che adesso non vogliono più far parte del progetto, così facendo abbassa anche il tetto ingaggi. I giocatori che sta prendendo saranno pure nell’orbita delle nazionale ma con le loro nazionali non hanno vinto niente“.

La vittoria sulla Juventus, è un segnale di ripresa?
“Il Napoli ha battuto la Juve, La Juve non c’era con la testa, la vittoria è stata frutto solo di un episodio. Poi vedrete, perchè ad oggi dopo la Juve il pensiero sul Napoli non è cambiato, anche perchè con la Lazio è stata invece una partita fortunata. Con la Juve, invece, era la partita delle partite. Comunque siamo ancora convalescenti“.

Sui nuovi acquisti, in particolare Demme?
“Demme è come l’equilibratore che quando c’è il tavolino che traballa tu metti la toppa e si stabilizza. Il Napoli è tornato a 10 anni fa. Ogni anno il Napoli vendeva a cifre enormi e adesso è ritornato al Mazzarri di turno. Per esempio la Roma ha un attaccante fortissimo come Edin Džeko, mentre Milik non è così forte.

Gattuso ha toccato le corde di giocatori senza entusiasmo. Il problema è che bisogna prendere giocatori o attaccanti che sono abituati a marcature strette del campionato italiano, quindi calciatori italiani. Io stravedo per Zielinski, ma ho il dovere di mettere a conoscenza le miei conoscenze interne, io sono uno che da 40 anni sta nel calcio non mi sento inferiore a nessuno ma nemmeno superiore“.

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