Diego Demme ha rilasciato un’intervista al portale SportBild. Ecco le sue parole:
“Prima di tutto voglio ringraziare il Lipsia, recentemente ho anche chiamato il direttore sportivo per ringraziarlo di nuovo. Non è scontato che una squadra ti lasci andare così pur essendo un titolare fisso. Mio padre ha pianto appena ho firmato il contratto con il Napoli. La prima volta che sono entrato al San Paolo, per me, è stato molto commovente. Il mio ambientamento nel Napoli l’avevo sognato proprio così. L’allenatore mi ha lanciato fin da subito a centrocampo e tutto è andato per il meglio. È ovviamente un onore che Gattuso abbia creduto in me immediatamente. Lui e Pirlo sono sempre stati i miei modelli di riferimento. Che Gattuso in persona mi volesse è ovviamente incredibilmente bello. La cosa buona è che la sua idea di gioco è molto simile a quella di Julian Nagelsmann. Entrambi vogliono avere molto possesso e lasciare correre l’avversario.
Quando camminavo per Lipsia, al massimo, mi capitava di fare qualche selfie. A Napoli sin dall’inizio sono stato riconosciuto sempre. Nella mia prima settimana non potevo quasi andare al supermercato. Anche mentre ordinavo le cose dietro al bancone, gli impiegati uscivano per far le foto con me. Qui sono davvero pazzi per il calcio”.