GRASSANI TAGLIO STIPENDI – Mattia Grassani, legale del Napoli è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, parlando delle decisioni in merito al taglio degli stipendi dei giocatori. Di seguito quanto evidenziato:
“Step fatto dalla Juventus in merito agli stipendi. Club apripista?
Partiamo con il dire che la crisi in questo momento non riguarda solo i top club e top player ma, in maniera più drammatica, le categorie inferiori rispetto alla Serie A. Per cui il mio punto di vista rispetto all’accordo fatto dalla Juventus è che questo problema, molto serio, rappresenta l’uscita più importante del club e dovrebbe essere affrontato in maniera sindacale, ovvero non con società in ordine sparso o con società che al proprio interno negoziano con un gruppo di giocatori escludendo un altro gruppo di giocatori. Fare accordi pilota o percorrere tempi nella piena e assoluta disponibilità da parte del club rompe il fronte.
Adesso ci sono 19 club e uno che l’ha affrontato e risolto. Nelle serie minori si possono creare fasce di disuguaglianza tra i giocatori. Ci sono ancora 58 club in Serie C che devono affrontare la problematica. Esistono le rappresentanti di categoria, come le Leghe, le associazioni dei rappresentanti sindacali, l’AIA e altro”.
GRASSANI TAGLIO STIPENDI
“Secondo il mio punto di vista, queste componenti dovrebbero organizzare un incontro e stabilire una percentuale uguale per tutti o in base alle categorie di Serie A, B e C. Il compito è più semplificato e si evitano rischi di trattamenti differenti anche in categorie omologhe.
Qui da questo tsunami a questo flagello se ne esce solamente anteponendo una logica di interesse individuale a una di sistema e obiettivo comune da raggiungere.I club devono avere come target assoluto finale quello di fare unione, una impresa di sistema.
Il Ministro Spadafora ha assunto una posizione istituzionale facendo riferimento a tutto il calcio non solo la Serie A, ed è corretto. Non riguarda solo la serie A, B o C ma riguarda anche il dilettantistico. Il Ministro dello Sport rappresenta tutte le discipline, poi la Lega ha ricordato che il vero motore dello sport è il calcio di Serie A, che ha quei numeri. Sempre ricordando la logica di condivisione, ci sono tutti i presupposti perché tutti i ministri e i presidenti possano trovare una soluzione, con un obiettivo di portare la nave dello sport in un porto sicuro.
La Lega di Serie A ha predisposto correttamente, e questo è il modo giusto di avere un approccio con queste prese di posizione. Dobbiamo fare i pompieri non gli incendiari. Ci può anche stare che il Ministro vada in fuori gioco commettendo un piccolo errore. Dobbiamo avvicinare queste componenti”.
CONTATTI CON DE LAURENTIIS
“Mi dispiace deludervi e accorciare il collegamento senza risposta esaustiva ma non ho sentito il presidente”.
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