A Radio Marte nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pietro Tonelli, medico chirurgo e papà di Lorenzo Tonelli che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“È una situazione drammatica. Avevo detto da subito che sarebbe stato drammatico dal punto di vista medico, ma ancora di più sotto l’aspetto sociale. Questa situazione mi fa una paura terribile, non posso pensare che ci sono persone che non possono più andare a lavoro o peggio che lo stanno perdendo. Mi auguro almeno che la gente possa ritrovare alcuni valori che avevamo perso, dimenticando il mondo come era prima”.
“Situazione in casa Samp? La paura è stata vera, so che stanno facendo i tamponi e controlli vari, compreso Lorenzo. La vivono male. Ci sono tante situazioni e storie nella storia. Mio figlio per esempio ha una cognata che vive a Madrid ed è andata a trovare lui e sua moglie per questioni di lavoro, è rimasta bloccata e ora vive con loro, non è potuta rientrare a casa. Sono passate tre o quattro settimane. Da padre sono molto preoccupato. Si riscoprono degli affetti, ma è una situazione preoccupante”
“Ascoltavo l’altro giorno che Gabbiadini aveva scritto una lettere alla città di Bergamo, tra le più colpite dalla pandemia. Il giornalista diceva che lui era stato male con tosse, Manolo se l’è vista brutta. Parlo con Lorenzo tutte le sere, mi racconta che va tutto bene e questo mi conforta. Non ha avvertito alcun sintomo. Ma far ripartire il campionato dal punto di vista fisico e soprattutto mentale sarà complicato. Non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Non so quello che succederà a questi ragazzi. Tutti i campionati europei sono fermi. La si fa facile a volte a parlare di ricominciare, ma per me sarebbe meglio finirla qui. Ho visto che anche nella Fiorentina ci sono diversi ragazzi che stanno male. Ieri mi dicevano che il medico della Fiorentina stava ancora male, poveretto. E se la prende il medico la possono prendere tutti, perché lavora a stretto contatto con i giocatori”.
“Faccio un augurio a tutti i napoletani, un popolo che io ammiro moltissimo. Napoli è una città che amo, e lo stesso vale per mio figlio Lorenzo”.