Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ha scritto una lettera di risposta al Corriere dello Sport, dopo l’attacco del direttore del giornale, Ivan Zazzaroni, all’associazione dei calciatori e la sua utilità in questo momento.
L’ex giocatore della Roma è stato chiaro e di conseguenza, ha attaccato i club di Serie A che pensano solo ai danni economici delle loro società e non all’emergenza Coronavirus.
Ecco le sue parole:
“L’agenda la detta il Coronavirus e nella vicenda Juve nessuno ha scavalcato nessuno. Lavoriamo per far andare d’accordo club e calciatori. L’idea che mi sono fatto è che le considerazioni attuali su tagli a stipendi o meno, chiusura anticipata o meno, giocare d’estate o meno, siano, ad oggi, per l’80% con priorità all’emergenza economica e per il 20% all’emergenza sanitaria.
“Lo slogan ottimistico del ‘tornerà tutto come prima!’ sarà per il calcio, una triste conclusione”.
L’ex calciatore, ha lasciato anche altre parole nel corso della trasmissione Radio 2 Social Club:
“Viviamo in una società dove l’informazione calcistica deve vivere giorno dopo giorno e quindi si devono riempire le pagine parlando della speranza di tornare in campo. Ora tutti si limitano a dire che non si riprenderà prima di una certa data, anche perché il calcio è a valle di tante attività che dovranno riprendere il prima possibile.
Decidere a tavolino è rischioso per i potenziali ricorsi. L’obiettivo è quello di finire i campionati in campo, è il modo migliore per tutte le categorie. Il rischio reale però è quello di dover chiudere qui ma bisognerà fare i conti con le serie minori. Con società che rischiano di non iscriversi ai prossimi campionati e giocatori che rischiano il posto di lavoro“.
I commenti sono chiusi.