Non esporre troppo un giovane calciatore appena arrivato in Italia sotto le luci dei riflettori è giusto ma, a volte, può rivelarsi controproducente. Da quando è atterrato a Napoli dal lontano Cile, Edu Vargas ha giocato soltanto 45 minuti all’esordio in Coppa Italia contro il Cesena e pochi altri spezzoni di partite in campionato e fin qui tutto fila liscio: l’attaccante è giovane, deve confrontarsi con una realtà completamente diversa e con un campionato, un allenatore (con i suoi schemi di gioco) e con dei compagni completamente nuovi e non è sbagliata la scelta di inserirlo gradualmente nella società azzurra.
Tuttavia, nella gara disputata ieri sera a Siena, tutti ci saremmo aspettati maggiore spazio per l’ex stella dell’Udc: Sannino ha attuato un ampio turnover, lasciando addirittura in tribuna i due calciatori più rappresentativi del club toscano (Destro e Calaiò), e ciò avrebbe potuto quantomeno facilitare un ingresso in campo di Vargas meno tardivo a partita in corso. Mazzarri invece ha preferito lasciarlo in panchina, inserendolo al 73esimo minuto di gioco e soltanto dopo il goal del 2-o firmato da Brienza. Considerando anche l’ottima prestazione sfornata dal cileno nell’ultimo turno casalingo di campionato contro il Cesena (inserito da Mazzarri sempre nell’ultimo quarto d’ora), una partenza dal primo minuto avrebbe potuto definitivamente mostrare tutte le qualità di Vargas e lanciarlo al cento per cento come valida alternativa al trio d’attacco composto da Hamsik, Lavezzi e Cavani. Anche ieri sera, nonostante le poche palle goal create dalla squadra, Edu ha dimostrato di saperci fare palla al piede ed è andato anche vicinissimo al goal del pareggio con un bel colpo di testa ben parato da Farelli. Un’occasione persa dunque per mettere in risalto un calciatore sul quale la società ha investito tanto: Vargas rappresenta il futuro del Napoli, ma averlo a pieno ritmo anche nel presente non sarebbe poi così male..