INTERVISTA MANOLAS – Kostas Manolas è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:
Gattuso ci dà uno stimolo per lavorare e restare in forma, è difficile stare un mese e mezzo in casa. Mi sento spesso con lui, abbiamo un rapporto speciale. Abbiamo caratteri simili, mi chiama spesso e mi dice che devo continuare a fare questo lavoro. Mi spinge, mi dà forza, penso lo faccia con tutti. Ho un rapporto bellissimo con lui, sono il primo che minaccia qualcuno in allenamento quando c’è da fare.
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INTERVISTA MANOLAS, LE PAROLE SU KOULIBALY
Scherza con tutti, non è che ha rapporti diversi, vuole il massimo da tutti e ci riesce. Non lo conoscevo prima, ma vedevo il suo lavoro al Milan e ha fatto miracoli. Leader? Non mi piace questa parola, tutti dobbiamo essere leader. Non c’è il leader, ognuno deve aiutare la squadra a diventare un bel gruppo. Nessuno è sopra l’altro, così si costruiscono i gruppi. Koulibaly è sempre stato straordinario, ha fatto cose incredibili con Sarri e anche Ancelotti. Sono stato sfortunato, abbiamo giocato pochissimo insieme.
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Non abbiamo funzionato insieme? Non è vero, è difficile trovare intesa giocando così poco. La verità è che abbiamo giocato pochissimo insieme, lui non ha fatto neanche il ritiro, è difficile avere un’intesa speciale. Poteva succedere, sia Koulibaly che io possiamo formare una coppia eccezionale e anche con gli altri ragazzi. Anche Maksimovic è un calciatore di grande livello e per Luperto posso dire solo grandi parole. Luperto è l’ultimo a mollare, posso fargli solo i complimenti.
MANOLAS ANCELOTTI
Barcellona? Come abbiamo visto all’andata, il Napoli non è mancato su niente. Il risultato ci ha penalizzato, hanno segnato al primo tiro. Noi abbiamo sbagliato 2-3 occasioni che ci avrebbero portato in vantaggio. Io ci credo, nel calcio può succedere di tutto. Per carità il Barcellona è tra i migliori in Europa, il rispetto ce l’ho per tutti, la paura per nessuno. Per Ancelotti ho solo belle parole, non possiamo criticare una persona che ha avuto questo successo nella sua carriera. Se giochi contro una squadra piccola con il 4-4-2 o con il 4-3-3 non cambia molto, la qualità è maggiore, di molto. Il modulo è un alibi, ci sono tanti fattori.
Dagli errori si impara. In alcune partite con Gattuso non abbiamo neanche rischiato e vinto facile, come dovrebbe essere sempre. Coppa Italia? Un titolo è sempre un titolo, ogni vittoria ti dà autostima e fiducia. Puoi lavorare meglio, più sereno e dare di più. La mia stagione non devo giudicarla io, non posso giudicarmi da solo, devi chiedere ai tifosi. Il mio idolo? Mio zio è stato uno dei migliori difensori greci di sempre, mi ha ispirato lui. Avremo molta più fame, siamo dietro in campionato, non siamo nella posizione che meritiamo. Abbiamo fame, si vede da come lavoriamo, da come proseguiamo nel programma. La situazione in Grecia è migliore rispetto all’Italia, abbiamo molti meno contagi e morti ma con meno tamponi fatti. La situazione è molto meno grave. Vi prego di restare a casa, è per il bene di tutto il mondo.
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