Di lui sappiamo ancora poco, delle sue doti calcistiche, così come della sua vita privata.
La nostra conoscenza, fin qui, si limita a qualche fraseggio, intravisto nei pochi sprazzi di partite che ha disputato finora.
Per scoprire qualcosa di lui: le sue passioni, chi è e cosa fa, una volta slacciate le scarpette da calcio, possiamo solo pizzicare qualche notizia zigzagando per il web.
Eduardo Vargas, detto turbo-man, ventunenne cileno, esterno destro, con un potenziale ancora tutto da esprimere e che la piazza partenopea auspica di vedere esplodere proprio all’ombra del Vesuvio.
Ragazzo timido ed introverso, ma, al contempo, allegro e leale, schivo e restio quando si tratta di disquisire con i giornalisti, capace di liberarsi di qualsiasi freno inibitorio solo con un pallone tra i piedi.
“Loco por el futebol”: pazzo per il calcio, un vero e proprio amore viscerale, geneticamente determinato, quello che lega Edu a questo sport.
Da bambino, quando si recava a scuola, portava con sé sempre “il suo amico del cuore”: il pallone.
Ad onor del vero, un responsabile del collegio che frequentava, avrebbe voluto affidarlo in cura ad uno psicologo. In sua discolpa intervenne il suo professore che si oppose affermando: “Lasciamolo stare, è la sua passione.”
Passava ore, intere giornate, a giocare con il pallone, nel suo quartiere: “la Renca”.
Non gli piace la vita di notte, non beve alcool, non ha piatti preferiti, ama solo giocare a calcio.
Oltre “la pelota”, sono due gli hobby che predilige: la Play-station, infatti, tra i giocatori della nazionale cilena è il migliore nei giochi di calcio insieme ad Alexis Sanchez.
Poi c’è la musica, in particolare il reggaeton, ritmo latino che scorre nel sangue dei sud-americani e che, nel caso di Edu, si mescola con la passione per il calcio, con la quale condivide pacificamente le diramazioni arteriose e venose.
Non ha una fidanzata, sebbene il suo cuore è animato dall’amore immenso che nutre per una donna molto speciale: Baithiare Vargas, la sua dolce sorellina di appena 5 anni che ci ha regalato un’immagine assai commovente al momento del saluto ad Edu, all’aeroporto di Cile, allorquando il calciatore si apprestava a salire sul volo che, dopo lo scalo a Madrid, lo ha portato a Roma, per poi proseguire il suo viaggio in auto fino al capoluogo campano.
C’erano anche i tifosi dell’Universidad, squadra dalla quale il Napoli lo ha acquistato, “i suoi tifosi” che hanno voluto regalargli un ultimo, doveroso tributo che ha contribuito, non poco, a conferire pathos emotivo a quella partenza.
In tal senso, il contributo più cospicuo, come detto, è stato fornito da Baithiare: commossa, dispiaciuta e rammaricata di doversi staccare dalle braccia del suo fratello maggiore che con palpabile affetto e protezione l’ha tenuta stretta a lui, fino all’ultimo secondo utile, prima di imbarcarsi.
Segnale forte e significativo di un attaccamento viscerale alla sua famiglia, composta dal papà, Don Eduardo, mamma Pamela, il fratello Camilo di 18 anni e, ultima, ma, a quanto pare, solo in ordine cronologico, Baithiare.
I Vargas sono descritti come una famiglia rispettabile, ma molto umile e dedita al sacrificio.
Era al quanto improbabile ed inverosimile che rimanessero in Cile a monitorare a distanza l’avventura partenopea di Edu. Infatti, Don Eduardo e Camilo, sono già approdati nel capoluogo campano, mentre, la famiglia in toto si riunirà in primavera, allorquando sbarcheranno a Napoli mamma Pamela e la piccola Baithiare.
Edu è rimasto positivamente colpito ed affascinato dai paesaggi mozzafiato che la città partenopea è in grado di offrire, sembra che riesca perfino a girare indisturbato per le strade di Napoli senza essere riconosciuto ed assalito dai tifosi, tant’è vero che è riuscito a concedersi una lunga giornata di relax, per le vie dello shopping della città, appena qualche settimana fa.
Tutto lascia presagire che il suo approccio, con quanto attiene e caratterizza la realtà partenopea, stia procedendo alla grande e il desiderio della sua famiglia di stargli accanto è finalizzato, appunto, ad agevolare questo processo di “acclimatazione.”
I compagni di squadra, dal canto loro, stanno fornendo il loro apporto e supporto, dentro e fuori dal campo, per avvantaggiarne il feeling con i moduli e le dinamiche di gioco e, al contempo, incrementare il suo ambientamento a 360°. Sotto quest’ultimo aspetto, coloro che stanno fornendo il contributo più incisivo e significativo ,sono Chavez e Camilo Zuniga, con i quali Vargas è entrato in sintonia da subito.
Senza dubbio, il rammarico di Edu per la partenza di Chavez, sarà grande. Tuttavia, l’imminente arrivo della sua amata sorellina riuscirà, in ogni caso, a colmare qualsiasi lacuna affettiva.
E, inoltre, considerando che è un “single di lusso”, “uno scapolo d’oro”, non è da escludere che proprio nel “Paese d’ ‘o sole” possa trovare la sua “dolce metà”, con il consenso e l’approvazione della piccola Baithiare, sia ben chiaro alle aspiranti “Lady Vargas.”
Luciana Esposito
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