In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuta l’onorevole Veronica Giannone, ex M5S.
La politica ha attaccato il ministro allo sport, Vincenzo Spadafora per le sue decisioni anche sul calcio. Ecco le sue parole:
“Spadafora cambia idea come cambia il vento. Il Governo non sa decidere sulle scuole, figurarsi sul calcio. Credo che di base c’è molta confusione e non soltanto nel calcio. Secondo me semplicemente il Ministro tende a prendere tempo, come fa da tanto, cambiando idea in base a come va il vento. Sono sempre molto sincera con tutto ciò che ne consegue, condivido il fatto che c’è un non volersi prendere le responsabilità. Siamo dei rappresentanti della popolazione e dovremmo dare voce alla nostra popolazione, quindi fare in modo che venga rappresentato il loro pensiero, tutelandoli.
Si pensa di chiudere le scuole fino a Settembre, senza avere progetti su come lavorare da casa. Ci sono stati tantissimi casi dove persone con febbre alta, tosse, magari non con gravi crisi respiratorie, si sono trovati senza possibilità di poter fare il tampone. Su questa base, tantissime persone che avrebbero dovuto avere una conferma sul Covid-19 non hanno potuto accedere al servizio.
Qualora dessimo la possibilità alle squadre di Serie A di poter effettuare i tamponi, vorrebbe dire una rivolta della società. Abbiamo un importante numero di industrie tessili, ma in realtà si potevano tranquillamente andare a selezionare 10-15 industrie e dare loro il mandato per poter creare un prototipo di mascherina ed iniziare a produrre. Come fa una famiglia con 4 persone ad acquistare almeno una mascherina al giorno? Quanto gli costerà al mese? Perché non l’abbiamo fatto noi questo investimento? Avremmo avuto la possibilità di fare economia ed aiutare l’Italia, così come sta facendo la Cina.
C’era una programmazione da fare che non è mai stata fatta. Il progetto della Germania è solo attuabile da uno Stato come loro in grado di farlo, noi non lo siamo. Così come per la scuola, così per lo sport, per lo spettacolo, non abbiamo un programma da avviare e rispettare nei tempi. È come se navigassimo a vista, oggi si dice una cosa, domani un’altra, i congiunti, i rapporti stabili, ma chi li stabilisce? Secondo me bisognerebbe vedere – nel caso specifico delle Olimpiadi – il perché è stato fatto: i pro ed i contro, cosa che non so dire perché non ho mai visto il progetto.
Il Governo decide delle cose, poi si passa al Parlamento perché i provvedimenti passano per le Camere. I provvedimenti vengono approvati o meno in base alla decisione della maggioranza, quindi ogni votazione è bella che già pronta, perché la maggioranza di entrambe le Camere voterà per come vota la maggioranza. Ho provato a votare contro in certe occasioni, ma stiamo parlando di qualcosa di inesistente.
Parole di Acerbi? La corsa per com’è stata prospettata dal Presidente è di un 1 metro di distanza, nel calcio è difficile rispettarla. Non sono cose paragonabili, mi manca il calcio, ma mi rendo conto che se non siamo in grado, come Governo, di decidere, di programmare qualcosa il calcio non ripartirà mai”.