In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Leandro Cantamessa, membro commissione diritti TV Serie A e legale AC Milan:
“Citare in giudizio Sky? La commissione diritti TV, oggi si è occupata dei profili di carattere tecnico. Ci sono delibere che hanno l’unanimità ed altre che non l’hanno. Credo che il calcio sia un cliente importantissimo, probabilmente un approccio meno energico sarebbe consigliabile. Non ho partecipato alle trattative con Sky, se c’è stata una totale chiusura da quella parte, non restano troppe alternative. Capiamo se il campionato riprende, e credo di sì, oppure no. Tutti siamo mercanti, nel senso che cerchiamo tutti degli sconti, a volte li otteniamo, altri no.
Se il campionato ricomincia, non vedo discussione giuridica per fare sconti a Sky, la dilazione non si nega a nessuno se decente. Faccio l’avvocato da tanti anni e sono tendenzialmente poco simpatizzante delle controversie. Le persone di buon senso possono mettersi d’accordo senza l’intermediazione di un terzo: il giudice.
La Serie A, porterà le pay tv in Tribunale? Penso proprio di sì, a questo punto. Oggi si è parlato di aspetti strettamente tecnici, quelli che l’avvocato fatica a capire. Penso non ci si siano altre ragioni per fermare ciò che l’assemblea ha già deciso.
Tempistiche? Un decreto ingiuntivo ordinario al Tribunale di Milano, può volerci un mese. Può darsi venga fatto prima per un’attenzione maggiore alla causa.
Se il Milan, con cui lavoro da anni, mi salta una fattura, faccio un decreto ingiuntivo? Solo se c’è volontà maliziosa, sennò si risolve in due. Quale contratto firmato con il Milan è già saltato? Non lo so, ma anche se lo sapessi, non lo direi (ride, ndr)”.
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