Serie A TIM
24a Giornata
Stadio Artemio Franchi, Firenze
FIORENTINA v NAPOLI 0:3
Le pagelle
ROSATI 6 – Esordio tra i pali da titolare, in campionato. Tutto sommato serata tranquilla e quel poco da sbrigare lo fa in scioltezza, non facendo rimpiangere De Sanctis. Si fa trovare pronto nell’unico vero tiro pericoloso, palo di Natali a parte, quando neutralizza una bordata di Jovetic.
CAMPAGNARO S.V. – S’infortuna dopo dieci minuti, ingiudicabile.
CANNAVARO 6,5 – Ingaggia un duello di fisico con Amauri che fa tanto uso di braccia e gomiti. Il capitano regge bene l’onda d’urto dell’italo-brasiliano e non gli lascia mai spazio e terreno per agire e soprattutto per tirare in porta. Bene in anticipo e soprattutto nei duelli aerei.
BRITOS 6,5 – Conferma la buona prestazione contro il Chievo, anche se stavolta non segna, ma ci va molto vicino. Chiude bene dalle sue parti ed anzi spesso va a cercare l’avventura fuori zona, quando fa a prendere, qualche volta, Amauri in mezzo al campo. Bene così.
MAGGIO 7 – Bello il duello con Vargas, da cui alla distanza esce vincitore. All’inizio soffre un po’ le incursioni del peruviano, che gli scappa via, dopo le sue continue accelerazioni iniziano a farsi sentire ed il peruviano viola deve cedere il passo. Colpisce una traversa nel primo tempo.
INLER 6,5 – Gioca meglio quando è coadiuvato da due compagni, questo è ormai chiaro. Si occupa di fare scudo davanti alla difesa e limitare le offensive di Jovetic e Montolivo, in coppia con Dzemaili, E’ più libero, poi, nei compiti di regia, affidando l’inizio della manovra ad Hamsik. Sale col passare dei minuti anche perché il centrocampo viola crolla.
DZEMAILI 6 – Partita di sacrificio, la sua. In mezzo al campo deve sudare le sue sette camicie per mettere la museruola ai centrocampisti viola. Forse lascia troppa liberta d’azione a Behrami nel primo tempo, ma è costretto a sdoppiarsi per andare a chiudere sulle discese di Cassani, mal contenuto da Dossena.
DOSSENA 5,5 – Dalle sue partila Fiorentinatrova terreno fertile per imbastire la propria offensiva. Cassani, nel primo tempo, lo costringe a faticosi ripiegamenti ed a stare costantemente molto basso. Nelle poche occasioni in cui lo si vede guadagnare il fondo, pecca nella qualità. Anche lui, si riprende nel fraseggio finale.
HAMSIK 7,5 – Pochi palloni, ma veri e propri inviti a nozze per Cavani che poi conclude alla sua maniera. E’ la sua partita migliore da mezz’ala pura; si fa dare palla in mezzo al campo e cerca subito la profondità. Inoltre lo si vede sempre più spesso nelle propria metacampo a fare l’interdittore. Ribadiamo il concetto dei due assist: sontuosi.
LAVEZZI 6 – Trova il gol in pieno recupero dopo una partita non brillante. Impreciso in molte giocate che spesso azionano la ripartenza dei viola. Si guadagna un numero ingente di falli, ma di concretezza vera a propria, davvero poca. Divora il solito gol davanti alla porta, ma si riscatta nel finale, quando si fa50 metridi campo prima di freddare Boruc.
CAVANI 8 – Match winner della serata e un deja vu del Matador della scorsa stagione. Il cinico e spietato bomber che insacca ogni pallone che tocca. Stasera, due occasioni da rete e due gol, una percentuale perfetta che lo porta a 15 gol in Serie A.
GRAVA 6,5 – Entra al posto di Campagnaro infortunato. Ci mette un po’ ad ingranare ma non perde tempo nei cerimoniali ed inizia a giocare di spada per contrastare i piedi a mò di fioretto di Jovetic. Nel primo tempo gli lascia qualche metro di troppo, ma poi ottempera egregiamente al suo dovere. Con il casertano in campo, due partite di fila senza incassare reti: non è una coincidenza.
GARGANO 6 – Entra nella fase in cuila Fiorentinaesercita il maggiore sforzo per cercare di rientrare in partita. Partita ordinata, in mezzo al campo, a chiudere ermeticamente la squadra azzurra e a ripartire quando possibile.
PANDEV 6 – E’ veloce ad entrare in partita ed a rendersi pericoloso negli ultimi minuti. Tiene alta la squadra nei minuti finali. Utile.
MAZZARRI 7 – Squadra che finalmente scende in campo con la mentalità giusta. Certo, il gol immediato ha facilitato le cose, ma a Catania l’anno scorso una partita del genere la perse. Oggi, a differenza di allora, Mazzari non ha commesso gli stessi fatali errori. Turnover applicato con raziocinio, e sostituzioni fatte con criterio. Adesso si può pensare al Chelsea e ad una qualificazione non più una chimera.