Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e coordinatore dei medici di Serie A ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it circa la chiarezza attuale del protocollo anti-Covid 19 vigente in Serie A. Tanti i temi trattati, obbligo di mascherina per i calciatori fino all’ingresso in campo ma anche l’idea di una bolla in stile NBA, definita dal medico: “improponibile”. Di seguito riportate le dichiarazione:
“Il protocollo è chiaro non ci sono dubbi. Gli aggiornamenti ci possono e ci devono essere, ma è ovvio che il protocollo non possa essere stravolto. Le società di calcio sono tenute immediatamente a comunicare eventuali positivi in squadra. Quando viene confermata la positività va subito comunicata. L’ASL e la società interessata dovranno poi concordare le istruzioni: isolamento del positivo e del gruppo squadra”.
“È ovvio che ci vorrebbe un’uniformità di comportamento. Questo ce lo aspettiamo da parte delle autorità territoriale. Nel caso di Napoli-Genoa entrambe le squadre si sono attenute al protocollo, è chiaro che il protocollo è molto preciso e bisogna tenere presente le disposizioni di sicurezza del protocollo stesso. Quello che dobbiamo osservare attentamente è che per evitare che ci sia un cluster all’interno del gruppo squadra, bisognerà tenere presente le disposizioni di sicurezza e di prevenzione. Lì dobbiamo essere precisissimi”.
Il coordinatore dei medici di Serie A aggiunge, le maggiori criticità del protocollo nascono da: “Il distanziamento, la mascherina, il lavaggio delle mani e non frequentare le docce contemporaneamente, sono tutte cose basilari. La soluzione bolla come in NBA è semplicemente improponibile”.
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