Ripensando a quella dozzina di anni neri vissuti dal Napoli, a cavallo tra il 1993 e il 2005, ci viene in mente che tutti i giocatori che arrivavano a vestire l’azzurro si trasformavano in vere “pippe”: pensate a gente come Calderon, Murgita, Husain, Rossitto, Olive, Sesa, Caccia, Moriero, Bandieri e troppi altri ancora…
L’unico calciatore che in quel periodo buio fece ritornare il sorriso (almeno per una stagione) sul volto dei sostenitori partenopei fu l’indimenticabile Stefan Schwoch che, siglando 22 reti nella stagione 1999-2000, fu il principale artefice (insieme a Walter Novellino) della promozione in Serie A del Napoli.
L’ex attaccante bolzanese, ora dirigente del Vicenza, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha parlato della coppia Lavezzi-Cavani: “Appena posso corro al San Paolo a vedere il Napoli, lo stadio e la città mi sono rimasti dentro. Cavani e Lavezzi formano una coppia fantastica. Cavani in meno di due anni ha già fatto quasi sessanta gol tra campionati e coppe. Numeri fantastici, numeri da grandissimo campione. Il Pocho invece si fa interprete del calcio che la gente vuole: estro, fantasia, dribbling, scatto feroce. E se poi non si limita più agli assist ma comincia anche a segnare come sta facendo adesso, se arriverà a dieci-quindici gol a fine stagione, beh, allora da campione si trasformerà in fenomeno. Non scopro nulla se dico che formano la coppia-gol più bella ed importante del nostro campionato. Sì, il Milan ha Ibrahimovic, ma come secondo attaccante possiamo paragonare Robinho a Lavezzi? Ma non mi fermerei al nostro campionato. Oggi Cavani e Lavezzi formano una delle migliori coppie d’attacco d’Europa. E, quindi, non mi meraviglio che il Napoli stia facendo così bene pure in Champions”.
Marco Soffitto