Grazie lo stesso, Napoli. Dalla sfortunata nottata dello Stamford Bridge gli azzurri escono a testa altissima e comunque fiduciosi per un futuro che si prospetta roseo. Basti pensare che il quotidiano inglese The Guardian, commentando la grande vittoria del Chelsea, ha anche ammesso che: “non si può non simpatizzare per il Napoli perché ha giocato con grande coraggio e ambizione per tutta la serata”.
Ora però bisogna avere la forza di archiviare questa fantastica avventura europea (conservando nei nostri ricordi e nel nostro cuore tutte le emozioni che il Napoli ci ha regalato da Manchester a Londra), e voltare pagina. Il campionato e la Coppa Italia entrano più che mai nel vivo e vedono ancora la squadra partenopea grande protagonista in entrambe le competizioni.
La prossima, delicatissima, tappa è lo stadio Friuli dove gli azzurri affronteranno domenica sera l’Udinese. I bianconeri di Francesco Guidolin e Totò Di Natale sono stati agguantati in classifica dal Napoli (46 punti) ed hanno goduto dell’intera settimana per preparare la partita. Cavani e soci si troveranno davanti una squadra tatticamente perfetta, che inoltre include alcuni giocatori di alto profilo (Armero, Asamoah, Basta, Di Natale ecc..), ma che sta attraversando un periodo di netto calo fisico.
Walter Mazzarri sicuramente si affiderà ad un turnover più o meno light a seconda di come i suoi ragazzi riusciranno a smaltire la stanchezza psicofisica accumulata contro il Chelsea. Ad ogni modo è facile prevedere almeno tre cambi nell’undici titolare: Miguel Angel Britos ha pienamente recuperato dall’infortunio rimediato a Parma e scenderà in campo al “Friuli” al posto di Aronica. Blerim Dzemaili, che negli ultimi mesi ha conquistato la fiducia dell’allenatore e dei tifosi, farà tirare il fiato ad Hamsik. Infine, è probabile che anche il Pocho Lavezzi goda di un turno di riposo lasciando spazio a Goran Pandev (ieri stizzito con Mazzarri perché utilizzato solo a partita già compromessa).
Udine è il punto di (ri)partenza per dare seguito e concludere un’altra grande stagione azzurra.
Marco Soffitto