Si trattava di un match dal pronostico scontato, il Napoli sulla carta era incredibilmente superiore. Dal canto suo, al Toro di mister Giampaolo va attribuita la colpa di un brutto avvio di stagione. Tanto è vero che la classifica condanna i granata, il fondo di essa è cupo e macabro.
Al “Diego Armando Maradona” termina comunque 1-1 la gara tra Napoli e Torino, la formazione ospite racimola un punto importante su un rettangolo verde spinoso. Per gli azzurri, invece, un pareggio dal gusto amaro, che sa di sconfitta, due punti scaraventati in aria, gettati al vento.
L’atteggiamento assunto dai padroni di casa? Senza ombra di dubbio non all’altezza del vero livello della squadra, delle reali performance sfornate dai partenopei in alcune partite eccellenti. Si è scorto un Napoli poco graffiante, la manovra è apparsa troppo lenta e macchinosa, raramente sono stati compiuti dei veri azzardi.
Una prima frazione di gioco avara di emozioni, forse da dimenticare per lo scarseggiare di occasioni indisidiose e per gli animi in campo tenuemente ardenti. La vera spina nel fianco, come nelle ultime uscite di campionato, è risultato il reparto offensivo, davvero troppo innocuo per impensierire le retroguardie avversarie.
Si sono aperte le danze soltanto nella ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Armando Izzo ha punito il Napoli, una rete che ha permesso ai granata di passare in vantaggio.
Il boccone è stato fin troppo amaro da digerire, la reazione azzurra era dietro l’angolo, ma il risultato è rimasto il medesimo sino alla fine dell gara. O meglio, quasi fino alla fine, perché all’ultimo respiro Lorenzo Insigne ha siglato il pareggio con una perla sbalorditiva.
Il capitano si è comportato da capitano, ha funto da faro nella temibile tempesta, il porto sicuro per le imbarcazioni azzurre in evidente difficoltà. Una conclusione di prima ha permesso al Napoli di agguantare un punto appeso al filo del rasoio, rete di un altissimo coefficiente di complessità.
Per quanto concerne le statistiche, la percentuale di possesso palla è stata a favore dei partenopei, un netto 65% ha annientato il 35% del Toro. Si è trattata, però, di una gestione del pallone sterile, la quale non ha recato nessun tipo di beneficio. Anche i quindici tiri hanno evidenziato la superiorità della compagine di mister Gattuso, supremazia non sfruttata nel migliore dei modi.
Sebbene il punto conquistato, il Napoli non deve e non può accontentarsi di questo risultato e dell’andamento della partita. È un match da archiviare repentinamente, perché il comportamento assunto in campo dai calciatori non è quello atto a garantire futuri successi.