L’ex calciatore del Napoli ed attualmente allenatore Massimo Rastelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione Il Sogno nel Cuore. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Quando sento critiche al Napoli e a Gattuso mi viene da sorridere perchè non bisogna dimenticare che tutte le grandi squadre, da tre mesi, hanno giocato almeno 30 partite. Questo significa giocare ogni tre giorni e non potersi allenare; non è semplice preparare la partita e avere una condizione fisica e mentale ottimale. Questo ritmo penalizzerebbe qualsiasi squadra”.
“È normale che l’allenatore è il capo del progetto tecnico, dunque anche il responsabile di eventuali fallimenti, ma credo che Rino stia facendo un ottimo lavoro, cercando di avere il massimo dei risultati dalla rosa che ha a disposizione. Gli infortuni dei calciatori credo lo abbiano messo in ulteriore difficoltà, e quindi si trova a non riuscire a gestire bene le energie dei suoi uomini. Quello di quest’anno è un campionato atipico, dove per un allenatore è davvero difficile incidere. Quando le gare saranno un po’ più diradate, si vedrà un Napoli diverso”.
“Cagliari? Tutte le partite sono insidiose, sopratutto se le prendi sottogamba. Alle volte fare delle considerazioni solo sull’organico può far sbagliare. In una partita incidono tanti fattori, e non solo la bravura dei giocatori. Questa partita potrebbe essere un’occasione per ripartire col piede giusto dopo la pausa. Il Cagliari, dal canto suo, è una squadra che concede molto, è una rosa giovane, e credo che il Napoli possa raggiungere un risultato importante”.
“Zielinski? Il calcio di oggi sta cercando di essere il meno prevedibile possibile ed è chiaro che Zielinski, sotto quest’aspetto, è il giocatore perfetto. Per quanto riguarda i centrocampisti, Fabian Ruiz nel giocare a due non riesce ad esprimere le sue caratteristiche. Deve essere un po’ più libero di poter giocare dalla metà campo in su, quindi Demme risulta essere il calciatore più idoneo a ricoprire quel ruolo. Lo stesso Bakayoko, dopo un’ottima partenza, credo abbia perso un po’ di brillantezza.
Lozano sta mettendo il veleno chiesto da Gattuso. Il mister gli è entrato nella testa, nonostante non abbia ancora la continuità dei 90 minuti. Quando entra in campo spacca le partite e fa la differenza, riuscendo a comprendere cosa il mister voglia da lui. Al Cagliari sono stati due anni e mezzo fantastici. Allenare una squadra di grandi tradizioni è un vanto, a di là dei risultati”.
I commenti sono chiusi.