Serie A Tim 2011-2012
28a Giornata
Stadio Friuli, Udine
UDINESE v NAPOLI 2:2
Le pagelle
DE SANCTIS 6 – Poco impegnato dall’attacco friulano, anzi quasi mai e, d’altro canto, non fare nulla su entrambi le reti dell’Udinese, anzi per poco riusciva a togliere dalla rete il tiro di Di Natale.
CAMPAGNARO 5 – Ennesima prestazione sotto la sufficienza. I due gol dell’Udinese vengono presi dalle sue parti. Fuori posizione su entrambe le reti, lasciando Pinzi completamente libero di colpire. Involuzione costante e continua. Preoccupante.
CANNAVARO 5,5 – Sbaglia sul vantaggio udinese quando consegna il pallone goffamente a Di Natale, poi dopo cerca di recuperare,a trova molte difficoltà non avendo dei precisi punti di riferimento negli attaccanti avversari.
BRITOS 5,5 – Impreciso in appoggio, specie all’inizio quando regala palloni su palloni, commettendo errori banalissimi. Dalle sue parti veleggia Di Natale, pericolo costante e per questo si spiega qualche imbarazzo di troppo, anche quando si tratta di chiudere in seconda battuta Pereyra, tenuto a fatica da Dossena.
ZUNIGA 5,5 – Inizia benino, costringendo Pasquale ad un costante lavoro in ripiegamento, ma poi lascia spazio al suo dirimpettaio che prende il largo e innesca il secondo gol friulano, approfittando della libertà concessagli dal colombiano che rischia di capitolare pochi minuti dopo su una circostanza analoga. Nel forcing finale, riacquista terreno e per poco non pesca il jolly della vittoria, neutralizzato da un miracolo di Handanovic.
GARGANO 5,5 – Stanco, dopo le fatiche di Londra, cerca di dare geometrie alla manovra del Napoli, sollevando dall’incarico Inler, troppo nervoso e marcato a vista. Non demeriterebbe in fase di impostazione, ma in quella di contenimento esprime tutta la sua fatica, accumulata in settimana, risucchiato dal vortice Pini-Pazienza-Asamoah.
INLER 6 – Nervoso, stanco, teso. Il ritorno nella “sua” Udine non è tra i più felici. Risente dei fischi dei suoi ex tifosi ed il rendimento è basso. Troppi falli, e soprattutto inutili, manifestano il suo disagio così come la marcatura di Asamoah che gli impedisce di ragionare come vorrebbe. Pian pianino esce alla distanza, approfittando del calo fisico friulano, della superiorità numerica e del lavoro di Dzemaili, qualitativamente e quantitativamente migliore di quello proposto da Gargano.
DOSSENA 5,5 – Riscatta solo nel finale un’altra opaca prestazione. Pereyra non fa quasi nulla per rendersi pericoloso, ma quel “quasi” è più che sufficiente per mettere in difficoltà il lodigiano. Abbastanza innocuo sui traversoni, che sovente centrano i difensori avversari piuttosto che il centro dell’area. A suo favore, lo spiovente che genera il rigore poi fallito da Cavani.
DZEMAILI 7 – Davvero buona prestazione dello svizzero che, nel primo tempo è l’uomo più propositivo degli azzurri tentando per tre volte, senza esiti confortanti, la via della rete. Nella ripresa, con l’uscita di Gargano, si abbassa in mediana e fiancheggia Inler aiutandolo a chiudere l’Udinese nella sua trequarti. Il passaggio a Cavani, per il definitivo pareggio parte dai suoi piedi. E’ la ciliegina sulla torta, già più che sufficiente.
PANDEV 5,5 – Parte molto bene, giocando spalle alla porta ma offrendosi per il gioco di sponda. Poi si perde nell’imbuto delle maglie dei centrocampisti e difensori friulani. Una morsa da cui il macedone quasi mai si è saputo districare. Mai al tiro, avrbbe potuto farsi valere su tiro franco, nel primo tempo, ma Dzemaili lo ha anticipato.
CAVANI 7,5 – Il madornale errore dal dischetto non giustificherebbe il voto altissimo, ma solo un fuoriclasse del suo calibro sarebbe uscito in quel modo da quella situazione. Una doppietta splendida, una pennellata su punizione ed una sassata su cui nemmeno il prodigioso Handanovic nulla ha potuto. 18 gol in campionato, ma una piccola richiesta: qualche rigore in più a Castel Volturno.
HAMSIK 5,5 – Prende il posto di Dzemaili tra le linee, ma sono davvero rari i momenti in cui si mette in mostra. Gli spazi sono troppo intasati e l’Udinese è bene arroccata in difesa, occludendo qualsiasi spazio per i suoi inserimenti senza palla.
VARGAS 5,5 – Si installa sul versante sinistra dell’attacco azzurro, cercando di concretizzare al massimo la superiorità numerica. Alterna qualche buona giocata a errori macroscopici, segni che manifestano ancora tanta insicurezza e di mancato adattamento al sistema di gioco e di intesa coi compagni. Gioca troppo lontano e defilato dalla porta per poter far male davvero.
MAZZARRI 6 – E’ buona l’intuizione di Dzemaili ma, onestamente, se l’arbitro non avesse mandato via Fabbrini in maniera forse troppo eccessiva, il Napoli questa partita non l’avrebbe mai rimessa su. La difesa barcolla ancora paurosamente e Di Natale, nonostante non abbia giocato la sua miglior partita, si è reso comunque protagonista. Il Napoli non ha ancora smaltito la delusione europea, e questa volta ci ha pensato Cavani. Col Siena ci vorrà un Napoli più determinato per poter staccare il biglietto per la finale di Roma. Per il momento, il punto di Udine va benissimo.