Un argentino contro una colonia di connazionali. Il Pocho domani pomeriggio al San Paolo contro gli argentini del Catania, in tre compongono l’attacco di Montella, altri giocano a centrocampo e in difesa, in tutto sono dieci. Basta il Pocho per reggere il confronto, anche se un altro argentino (Campagnaro o Fernandez) potrebbe figurare nella formazione iniziale di Mazzarri. Il Lavezzi di questa stagione non conosce limiti. Certo, non è proprio al massimo da un punto di vista fisico per i tanti impegni ravvicinati ma come sempre stringerà i denti per essere in campo. Vuole tutto il Pocho, saltata la Champions League rimane il terzo posto in campionato e la finale di coppa Italia. Le sue lacrime di Londra hanno fatto il giro del mondo, alla Champions proprio non voleva rinunciare e ora proverà a rifarsi con gli interessi. Sempre più idolo dei napoletani, sempre più stretto nel caloroso abbraccio della città, difficile possa decidere di rinunciare a tanto amore. «Lavezzi, Hamsik e Cavani? Non li posso dare via e poi nessuno me li ha chiesti ufficialmente. L’unico è stato Moratti qualche anno fa che mi chiese Hamsik ma gli dissi che ero appena arrivato in serie A e volevo capire bene certe cose prima di dargli un giocatore importante», ha ribadito il presidente De Laurentiis alla radio francese Rmc. «Al Paris Saint Germain c’è un allenatore italiano che insegue i nostri calciatori e questo è bellissimo, ma per Lavezzi, Hamsik e Cavani non ne ho avuto offerte al di là di quella di Moratti. Non posso darli via perchè per far affermare un giocatore in Italia ci vuole sempre almeno un anno. Nel mercato invernale abbiamo comprato Vargas in Sudamerica che è considerato la possibile grande rivelazione del prossimo anno. Quindi, non è detto che se Lavezzi va al Psg non debba avere anche lui un periodo di ambientamento e che giochi subito come nel Napoli…». L’altra voce ricorrente di mercato, Cavani al Psg. «Il Psg in questo momento, insieme al Manchester City, è il club che può permettersi qualsiasi calciatore. Vogliono rinforzare soprattutto l’attacco. Cavani sicuramente piace, ma bisogna capire cosa vuol fare Aurelio De Laurentiis perchè il presidente del Napoli ha programmi molto ambiziosi per il club partenopeo. Lavezzi al Psg? Come modulo di gioco, Ancelotti si sta orientando su un altro tipo di giocatore», ha detto l’agente Fifa Vincenzo Morabito a Radio Kiss Kiss.
Lavezzi sta vivendo la migliore stagione in azzurro. Otto gol in campionato, uguagliato il record personale, proverà a batterlo, ovviamente. La prima occasione già domani pomeriggio contro il Catania, la prima delle ultime dieci finali che attendono il Napoli in questa corsa verso il terzo posto. Già, perchè per ritrovare la Champions c’è una sola possibilità, conquistare il terzo posto che significherebbe preliminari. La volata è appena cominciata, dopo il Catania gli azzurri saranno attesi alle due trasferte consecutive con Juventus e Lazio. Serve il miglior Lavezzi, quello che è stato il grande trascinatore in partite decisive sia in campionato che in Champions. Contro il Siena non era al massimo, aveva accusato un affaticamento muscolare contro l’Udinese. Non ha forzato al massimo per evitare altre conseguenze ma un suo guizzo è sempre in agguato. A Catania fu l’ultimo ad arrendersi, in una serata nera per il Napoli battuto in rimonta dopo il gol iniziale di Cavani. Una furia il Pocho al «Massimino» anche con gli azzurri ridotti in dieci per l’espulsione di Santana sul finire del primo tempo. Un trascinatore, l’ultimo ad arrendersi, sempre più il simbolo del Napoli, quest’anno sta anche migliorando la media realizzativa. Regala assit ma riesce anche a segnare. Un attaccante sempre più completo. Il rush per il terzo posto è già partito, dieci partite da vivere tutte di un fiato poi la finalissima di coppa Italia del 20 maggio, un traguardo storico come lo ha definito il Pocho che vuole vincere il primo trofeo in maglia azzurra. Ma c’è prima da pensare al campionato, sotto con il Catania e con la sfida agli argentini. Lavezzi da una parte, Bergessio-Gomez e Barrientos dall’altra, tanto Sudamerica nella sfida del San Paolo. Ezequiel c’è, l’ultimo gol lo segnò al Cagliari, su rigore, il sesto consecutivo. Poi si è fermato per tre partite, Londra, Udine (assente per infortunio) e in coppa Italia contro il Siena. Sette giorni senza gol, troppi per il Pocho ritrovato anche come cannoniere.
Fonte: Il Mattino