Napoli v Catania 2:2, le pagelle

Serie A Tim 2011-2012
29a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli 
NAPOLI v CATANIA 2:2

Le pagelle

DE SANCTIS 5,5 – Buon intervento in avvio di gara, su un tiro-cross di Gomez, poi sono poche le occasioni per mettersi in mostra. Conferma le pecche in uscita manifestate contro il Siena, sbagliando clamorosamente in una occasione, dove fortunatamente salva Aronica. Sui ue gol del Catania non può far nulla, ma è troppo schiacciato nella sua area piccola.

CAMPAGNARO 5 –  La sua era una partita più che onesta. Bene quando era Bergessio il suo “cliente”, meno bene quando era Gomez a transitare nella sua zona. Poi, sbaglia il tempo dell’intervento sul gol, il primo, del Catania, perdendo completamente la marcatura di Spolli, consentendo agli etnei di rientrare in partita.

FERNANDEZ 6,5 – Offre, forse per la prima volta da quando è a Napoli, una prova di personalità e trasmette una sensazione di sicurezza che mai si era percepita. Bergessio è un attaccante, scomodo, rognoso, ma l’argentino lo controlla più che bene, sia sul piano fisico che sull’anticipo. Poi, esce per infortunio e il reparto va in bambola.

ARONICA 6,5 – Non bada all’eleganza ed alla finezza come nel suo stile, e sostanzialmente fa il suo dovere. Gomez che, dei tre attaccanti, è il trequartista vero del Catania, lo chiama spesso alla marcatura, a cui il palermitano non si sottrae e ottemperando bene al suo dovere. Nella ripresa, commette il suo unico errore quando si fa battere, di fisico, da Bergessio scatenando il contropiede catanese, ma si rifà più tardi, quando toglie il pallone dalla rete, dopo lo svarione di De Sanctis.  

ZUNIGA 4,5 – Partita deficitaria sia per qualità che per quantità. Mai pericoloso in fase di spinta, dove dalla sua parte non arrivano mai spunti interessanti, mentre soffre, in fase difensiva, la spinta di Marchese prima e di Llama successivamente. Imbarazzante quando cerca di uscire da situazioni complesse con giochetti da circo che mettono a ferro e fuoco la difesa. Fa rimpiangere Maggio, anche quello infortunato e la ciliegina sulla torta è la marcatura su Lanzafame che puntualmente salta, regalando il pari al Catania.

DZEMAILI 7 – Primo tempo tra alti e bassi, quasi impossibilitato all’impostazione a causa della forte pressione di Almiron ed Izco. Nella ripresa, con Pandev al posto di Hamsik, trova più spazio e soprattutto il meraviglioso destro grazie al quale il Napoli passa in vantaggio. Potrebbe essere la sua giornata da eroe se poi infilasse anche la sua doppietta personale, ma chiude troppo l’angolo. 

GARGANO 5,5 – Naviga a fari spenti a centrocampo. A volte cerca, ma non trova, la giocata ad occhi chiusi e soprattutto si fa schiacciare dal centrocampo del Catania che in troppe fasi della partita sembra padroneggiare. E’ stanco, così come lo era mercoledi. Forse era lui a dover riposare e non Inler.

DOSSENA 5,5 – Timido passo avanti, ma niente per cui esaltarsi. L’inizio è disastroso, finendo quasi sempre in fuorigioco poi sale di rendimento e viene spesso chiamato in causa da Hamsik. Mette qualche buon traversone in mezzo, ma poco fruttuoso. Nel secondo tempo cala drasticamente alla distanza, rimanendo nelle retrovie a monitorare da lontano le incursioni di Izco.   

HAMSIK 6,5 – Fin quando ha birra in corpo e fiato per correre è uno dei migliori della squadra. Nel primo tempo è l’unico che chiama Carrizo ad interventi di una certa pericolosità. Anche nella ripresa riesce, fino a quando Mazzarri lo richiama in panchina, nel lavoro di ricamo e cucito tra centrocampo ed attacco che lo spossa fisicamente.

LAVEZZI 5 – Nessuno squillo di tromba, neanche oggi pomeriggio. La verve di qualche settimana fa sembra essersi perduta o rimasta negli spogliatoi. Si muove molto per linee orizzontali e quando va in verticale, talvolta si pesta i piedi con Cavani. Mai al tiro, stavolta non riesce ad incidere nemmeno sul piano della velocità.

CAVANI 6,5 – Maluccio nel primo tempo, molto meglio nella ripresa segnando il suo 19 sigillo in Serie A con un’azione assai rocambolesca con ben due pali colpiti nella stessa azione. Prima però, pesa come un macigno la rete sbagliata sullo 0:0 su invito di Pandev; un pallonetto su Carrizo che avrebbe meritato miglior sorte.  Per il resto, solita partita fatta anche di tanta generosità, al servizio della squadra.

PANDEV 7,5 – Entra e cambia la storia della partita. Venticinque minuti di talento purissimo condita da assist e grandissime giocate. Avrebbe meritato la rete, ma il palo gli dice di no. Tenta in ogni modo di segnare un gol anche a costo di risultare un pò egoista. 

CANNAVARO 5 – Al posto di Fernandez e stranamente la difesa, con al sua presenza, si sgretola sotto i colpi del Catania. Non ha colpe specifiche sulle marcature dei siciliani, ma il crollo di rendimento con il suo ingresso in campo deve far riflettere.

INLER 5,5 – Non aggiunge e non toglie nulla alla partita che il Napoli stava facendo.  Sbaglia qualche passaggio, ma entra in un frangente in cui ogni schema è saltato, situazione poco congeniale per chi, come lui, è abituato alle geometrie.

 

MAZZARRI 6 – Sembrava aver pescato il jolly, buttando Pandev nella mischia. Ma purtroppo la sorte gli nega la gioia dei tre punti, poichè anche Montella cala il suo asso nella manica, che di nome fa Lanzafame. Tralasciando i soliti errori madornali, la squadra sembra un pò sulle gambe: troppi gli impegni e troppo il carico psicologico che qualcuno sembra non reggere. Siamo però nella fase più delicata della stagione, e tocca propprio al Mister, in questo senso, fare la differenza. Trovare energie fisiche  e psicologiche adesso non è facile, ma c’è il dovere di provarci.

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