86/87, quando anche a Torino gli azzurri imponevano la legge di Diego

Sembra ieri. L’avvocato Agnelli era il primo ammiratore di quel giovane argentino che, al cospetto dell’ormai stagionato Platini, sembrava poter essere il nuovo “Le roy“. Diego non disdegnava certo la simpatia e la stima che l’avvocato mostrava nei suoi riguardi. Il matrimonio non si è mai consumato, e menomale, ci viene spontaneo dire, visti i rapporti non certo idilliaci tra Maradona e Ferlaino negli anni successivi. Il tutto somiglia un pò alla vicenda attuale che vede il presidente azzurro De Laurentiis mandare messaggi d’amore alla bandiera bianconera Del Piero. Ma siamo certi che anche quest’ultimo matrimonio annunciato è destinato a tramontare, per le cause che tutti noi ben conosciamo, nascoste tra le righe di una rivalità che va al di là dell’aspetto sportivo. Nel campionato del primo scudetto quel Napoli piantava la bandiera di conquista anche allo Stadio Comunale di Torino, dove la Juve di Marchese resiste un tempo alle onde anomale portate avanti dall’asse Bagni-De Napoli, che, nella ripresa spingono gli azzurri in maniera determinante. Ma lo scossono viene dato, ironia della sorte, dal gol di Laudrup, lasciato coplevolmente solo dalla difesa partenopea. E’ paradossalmente lo schiaffo che sprona la rabbia del Napoli, che pareggia con Ferrario prima, e, sulle onde dell’entusiasmo, raddoppia da lì a breve con Giordano, che fa esplodere la tribuna dove sono assiepati migliaia di tifosi azzurri ( e non solo sugli spalti, dalle immagini si evince la folta rappresentanza di tifosi anche a bordo campo; la passione “napoletana” non ha confini..). Il terzo gol arriva da un giocatore subentrato dalla panchina, quel Volpecina simbolo di un Napoli operaio, in grado di appoggiare la manovra ricamata dal Pibe de oro. Sarà l’apoteosi di un popolo, stemperato dall’intervista rilasciata dal tecnico Bianchi, che, da grande conoscitore della piazza, getta acqua su fuoco per non alimentare facili entusiasmi, pericolosi per la piazza napoletana. Forse sarà questo uno dei segreti che regaleranno una stagione piena di successi all’ombra del Vesuvio.

Ecco il video della partita Juventus-Napoli 1-3 del 9/11/86:

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