A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente. Ecco quanto evidenziato:
“Il Napoli ha 4 partite importanti ma la più decisiva è quella contro lo Spezia, squadra rognosa che dà fastidio. Però io penso che il Napoli abbia tutte le caratteristiche per potercela fare. Gol preso contro il Cagliari? Cose che non dovrebbero capitare ma capitano.
Come farebbe Lotito in caso di Serie A della Salernitana? Da regolarmente deve mollarla ma siamo in Italia quindi fatta la legge, fatto l’inganno. Non mi meraviglierei che lui riuscisse a tenere anche la Salernitana. Spero che i granata riescano a ritornare in Serie A dopo tanti anni.
Emergenza difesa del Napoli? L’assenza di Koulibaly è notevole, sempre e comunque, perché determina. Quindi è una brutta gatta da pelare. Rrahmani però quando ha giocato ha svolto il suo lavoro sufficientemente, quindi non è il momento di pensare a chi manca, bisogna vincere.
Risposta di De Laurentiis all’arrivo di Mourinho? L’orgoglio non esiste, esistono le linee di possibilità dell’azienda. La Roma ha fatto un passo che potrebbe portare problemi seri se non arriverà la possibilità di supportare la cosa. Mi sorprenderei se De Laurentiis impazzisse per rispondere a questa mossa azzardata della Roma. Allegri, Sarri o Spalletti? Tre allenatori di grande spessore che valgono Mourinho. Poi sono italiani: io impazzisco, mi sembra che il calcio si sia fermato in Portogallo con Mendes deus ex machina di tutto. Non mi sorprenderei di vedere a Roma Renato Sanches, che fanno girare per milioni e milioni ogni anno. O anche Lamela. D’altra parte la proprietà della Roma si sta aprendo a fargli la squadra come lui vuole.
Giuntoli via da Napoli? Ci sta che le parti non si separino ma andare a prendere un referente mi sembrerebbe sciocco. Juventus? Logico un momento di stasi, il Napoli ha tenuto il passo per lungo tempo e poi lo hanno ceduto anche loro. Quest’anno era l’occasione buona per vincere lo Scudetto da parte di una squadra che non fosse la Juventus. Conte è decisivo: detta le direttive e le esegue sul campo”.